ALLE LAVORATRICI DELLA SCUOLA - 8 marzo SCIOPERO
DELLE DONNE!
Dopo più di 2 anni dal precedente sciopero delle donne del 25
novembre del 2013, la condizione peggiorata delle lavoratrici,
le decine di lotte, proteste fatte in questo periodo rende
necessario, un nuovo sciopero delle donne, contro i padroni,
il governo, ecc.
Nel novembre 2013, voi lavoratrici della scuola siete state la forza più grande e più estesa dello sciopero delle donne. I dati ufficiali, mandateci dal Ministero, parlarono di 12.663 donne in sciopero nella scuola, dalle insegnanti, al personale Ata, al personale educativo; e non ci fu nessuna Regione, nessuna provincia, nessuna città, in cui non si fece sciopero.
Voi, poi, si può dire che non vi siete mai fermate e siete state e continuate ad essere una spina nel fianco del governo. E nelle vostre lotte, rivendicazioni, nella estesa condizione di precarietà che colpsce soprattutto le donne, emerge con chiarezza l'intreccio tra la condizione di lavorativa e la condizione generale delle donne.
Per questo, nel secondo sciopero delle donne, siamo sicure che sarete ancora una volta tante! E che porterete un contributo di azionee di idee a tutto il movimento di lotta delle donne.
Uno secondo sciopero delle donne nella giornata dell'8 marzo. Per il significato storico di questa data (legata proprio alle lavoratrici più sfruttate) e per riprendercela in termini di lotta, perchè vogliamo far emergere con forza le nostre doppie ragioni di lotta, l'intreccio tra le ragioni di classe, dei lavoratori, e le ragioni frutto della condizione generale di noi donne.
Uno sciopero che dia un segnale di ribellione a tutte le donne, a tutte le lavoratrici, e che, dopo l'8 marzo, nell'esempio, nel dare coraggio si estenda e si allarghi e soprattutto crei una rete tra le realtà delle lavoratrici, precarie in lotta.
Nel novembre 2013, voi lavoratrici della scuola siete state la forza più grande e più estesa dello sciopero delle donne. I dati ufficiali, mandateci dal Ministero, parlarono di 12.663 donne in sciopero nella scuola, dalle insegnanti, al personale Ata, al personale educativo; e non ci fu nessuna Regione, nessuna provincia, nessuna città, in cui non si fece sciopero.
Voi, poi, si può dire che non vi siete mai fermate e siete state e continuate ad essere una spina nel fianco del governo. E nelle vostre lotte, rivendicazioni, nella estesa condizione di precarietà che colpsce soprattutto le donne, emerge con chiarezza l'intreccio tra la condizione di lavorativa e la condizione generale delle donne.
Per questo, nel secondo sciopero delle donne, siamo sicure che sarete ancora una volta tante! E che porterete un contributo di azionee di idee a tutto il movimento di lotta delle donne.
Uno secondo sciopero delle donne nella giornata dell'8 marzo. Per il significato storico di questa data (legata proprio alle lavoratrici più sfruttate) e per riprendercela in termini di lotta, perchè vogliamo far emergere con forza le nostre doppie ragioni di lotta, l'intreccio tra le ragioni di classe, dei lavoratori, e le ragioni frutto della condizione generale di noi donne.
Uno sciopero che dia un segnale di ribellione a tutte le donne, a tutte le lavoratrici, e che, dopo l'8 marzo, nell'esempio, nel dare coraggio si estenda e si allarghi e soprattutto crei una rete tra le realtà delle lavoratrici, precarie in lotta.
(Lo sciopero delle donne dell'8 marzo è stato già indetto a livello nazionale, sia per i settori pubblici che privati (potete trovare la proclamazione nel sito della Commissione di garanzia scioperi).
Diamoci oggi appuntamento all'8 marzo!Un forte saluto e sostegno alle mobilitazione in corso oggi in alcune importanti città.
Movimento femminista proletario rivoluzionario
Lavoratrici della scuola Slai cobas per il sindacato di classe
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