L'ipocrisia dell'imperialismo che sfrutta e uccide le masse proletarie noi lo combatteremo con tutti i mezzi! - 80 donne Yazide trovate in una fossa comune nel nord dell' Iraq uccise dall' Isis, ma erano solo yazide e per di più donne!
Dal F. Q. | 14 novembre 2015
Isis, scoperta nel nord dell’Iraq una fossa comune con i resti di 80 donne
Secondo il sito curdo Rudaw a fare la scoperta sono stati i miliziani curdi Peshmerga entrati in città, dopo averla strappata al controllo dei combattenti dello Stato islamico
I resti di 80 donne della minoranza Yazide sono stati ritrovati in una fossa comune a Sinjar, nel nord-ovest dell’Iraq vicino al confine siriano. Secondo il sito curdo Rudaw a fare la scoperta sono stati i miliziani Peshmerga entrati in città, dopo averla strappata al controllo dei combattenti dello Stato islamico che l’avevano conquistata 15 mesi fa. “Uccidere queste innocenti è uno dei crimini commessi dallo Stato islamico contro i curdi yazidi”, ha detto Qasim Simo, capo dell’apparato di sicurezza di Sinjar.
Le vittime, ha aggiunto, sono state tutte probabilmente uccise nell’agosto del 2014, quando i jihadisti dell’Isis si impadronirono di Sinjar, massacrando migliaia di appartenenti a questa minoranza da loro giudicata “eretica” e riducendo a schiave sessuali molte donne. Un video postato da Rudaw mostra brandelli di vestiti, scarpe, banconote, monili e altri oggetti appartenuti alle vittime e ritrovati nella fossa, tra cui un bastone per aiutarsi a camminare. Secondo il capo dell’apparato di sicurezza di Sinjar, nell’area potrebbero esservi in tutto una quindicina di fosse come questa
Dal F. Q. | 14 novembre 2015
Isis, scoperta nel nord dell’Iraq una fossa comune con i resti di 80 donne
Secondo il sito curdo Rudaw a fare la scoperta sono stati i miliziani curdi Peshmerga entrati in città, dopo averla strappata al controllo dei combattenti dello Stato islamico
I resti di 80 donne della minoranza Yazide sono stati ritrovati in una fossa comune a Sinjar, nel nord-ovest dell’Iraq vicino al confine siriano. Secondo il sito curdo Rudaw a fare la scoperta sono stati i miliziani Peshmerga entrati in città, dopo averla strappata al controllo dei combattenti dello Stato islamico che l’avevano conquistata 15 mesi fa. “Uccidere queste innocenti è uno dei crimini commessi dallo Stato islamico contro i curdi yazidi”, ha detto Qasim Simo, capo dell’apparato di sicurezza di Sinjar.
Le vittime, ha aggiunto, sono state tutte probabilmente uccise nell’agosto del 2014, quando i jihadisti dell’Isis si impadronirono di Sinjar, massacrando migliaia di appartenenti a questa minoranza da loro giudicata “eretica” e riducendo a schiave sessuali molte donne. Un video postato da Rudaw mostra brandelli di vestiti, scarpe, banconote, monili e altri oggetti appartenuti alle vittime e ritrovati nella fossa, tra cui un bastone per aiutarsi a camminare. Secondo il capo dell’apparato di sicurezza di Sinjar, nell’area potrebbero esservi in tutto una quindicina di fosse come questa
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