Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Italia e l'organizzazione delle donne turche Yeni Kadin - New Women aderiscono a questo appello e importante iniziativa a livello europeo e hanno contribuito alla sua piattaforma.
Invitiamo tutti gli organismi di donne in Italia a dare la loro adesione e a farlo circolare
Invitiamo tutti gli organismi di donne in Italia a dare la loro adesione e a farlo circolare
mfpr.naz@gmail.com
Costruire il mondo è nelle nostre mani
Per una Iniziativa di Coordinamento antimperialista in Europa
Per una Iniziativa di Coordinamento antimperialista in Europa
Noi, organizzazioni antimperialiste e antifasciste operanti nei diversi paesi d'Europa, l’8 e 9 febbraio ci siamo riuniti e, dopo approfondita discussione, abbiamo concordato i seguenti punti e deciso che continueremo l’attività per la costruzione di un coordinamento di lotta antimperialista in Europa.
La situazione in cui ci troviamo è segnata dal perdurare e approfondirsi della crisi, parte della crisi generale dell’imperialismo, con quella attuale che è iniziata negli USA nel 2008, emersa nel campo della finanza ed estesasi subito dopo al campo della produzione, penetrando in tutto il mondo e portando una recessione sempre più profonda. L'origine principale della crisi non è il funzionamento distorto del sistema finanziario internazionale ma le stesse leggi di funzionamento del sistema capitalista.
L’Europa, che è parte del sistema imperialista mondiale, è tra le aree più colpite dalla crisi, che ha uno sviluppo ineguale nei diversi paesi, all’interno della ricerca della massima estrazione di plusvalore e della contesa sui mercati mondiali, e si fa sentire più forte nei paesi economicamente deboli, come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia. Ma le borghesie imperialiste di tutta Europa sono unite nello sforzo di scaricare il peso della crisi sulle spalle della classe operaia e dei lavoratori.
Alle conseguenti politiche di austerità che colpiscono le masse, aumentano la disoccupazione, tagliano pesantemente la spesa sociale, privatizzano sempre di più l'educazione e gli altri servizi pubblici, si accompagnano attacchi sempre più pesanti e generalizzati contro le libertà democratiche, il diritto di sciopero e di organizzazione indipendente dei lavoratori fuori e contro i sindacati della conciliazione, i diritti e la stessa vita quotidiana delle donne. Gli stati fomentano il razzismo e adottano leggi che perseguitano i migranti. La repressione, criminalizzazione e carcerazione degli oppositori politici, applicando le leggi “antiterrorismo” è la principale risposta degli Stati ai movimenti popolari di protesta.
In Grecia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo, Francia e in molti altri paesi, i proletari e le masse combattono contro questi attacchi e il sistema causa della crisi, con scioperi generali e movimenti di resistenza sui territori, ma finora queste non sono riusciti a fermarli.
Nei prossimi anni occorre rendere più ampie e più forti queste resistenze. Abbiamo la responsabilità di farle crescere ulteriormente e svolgere in esse il nostro ruolo dirigente per trasformarle e porle all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte, contro la borghesia, tutti i suoi governi, e tutti i partiti o sindacati che li appoggiano o si conciliano con essi, per riuscire a ottenere effettivamente dei risultati.
Su che cosa ci schieriamo e lottiamo
1. Ci opponiamo all’imperialismo, a tutte le aggressioni e occupazioni. Ci battiamo contro l’imperialismo dei nostri rispettivi paesi, per il ritiro immediato di truppe impegnate in occupazioni imperialiste e sosteniamo la resistenza dei popoli dei paesi occupati. Lottiamo per la chiusura e ritiro di tutte le basi militari, soprattutto NATO, nei paesi imperialisti. Siamo contro l’aumento della spesa militare, lo sviluppo dell’industria di guerra e il mantenimento di armamento nucleare. Siamo in prima fila in tutti i movimenti popolari che si oppongono a nuove installazioni militari e difendono i loro territori dalla nocività e occupazione causate dalle basi. e di tutte le realtà territoriali oppresse dagli stati imperialisti al loro interno. Siamo dalla parte e sosteniamo attivamente le lotte antimperialiste e le guerre popolari nel mondo, vogliamo contribuire all'unità internazionale e internazionalista dei proletari e dei popoli oppressi di tutto il mondo.
2. Siamo contro il razzismo e fascismo di stato, le leggi che perseguono gli immigrati, la diffusione di idee e organizzazioni apertamente fasciste, protette da stati e governi. Ci battiamo per l’unità di classe di tutti i lavoratori, per la chiusura dei lager per immigrati, per l’accoglienza, la libera circolazione per l'accoglienza e la libera circolazione, per il diritto alla cittadinanza, siamo per lo sviluppo e l'organizzazione dell’antifascismo militante. Nessuno spazio a fascisti e razzisti di ogni tipo!
3. Lottiamo per i diritti della classe operaia e l'uguaglianza di tutti i lavoratori, contro ogni limitazione alla libertà di organizzazione indipendente dei lavoratori rispetto ai sindacati collaborazionisti, contro la libertà di licenziare per i padroni, contro gli attacchi al diritto di sciopero e la repressione degli attivisti sindacali. Ci organizziamo e lottiamo per il diritto al lavoro e a un salario per vivere per tutti i disoccupati. Per conquistarci il diritto a una casa- sosteniamo le occupazioni di abitazioni sfitte - contro tasse e carovita che gettano sempre più nella povertà milioni di persone.
4. Lottiamo contro la doppia oppressione, di classe e di genere, delle donne, contro le leggi istituzionalizzate contro le donne, la discriminazione delle donne sui posti di lavoro, gli attacchi alla libertà di aborto, la violenza sessuale e i femminicidi. Ci opponiamo allo sfrutamento sessuale. Tutta la vita deve cambiare! Siamo contro l'oppressione di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali.
5. A fronte di un sistema che in nome del profitto devasta i territori la vita e la salute di chi lavora e delle popolazioni, organizziamo e sosteniamo le lotte e i movimenti per la sicurezza dei posti di lavoro, per la difesa e liberazione dei territori dalla contaminazione e contro i grandi progetti che li minacciano e occupano.
6. Lottiamo contro la repressione degli stati reazionari, le aggressioni fasciste e la criminalizzazione delle lotte sociali, contro l’impunità della violenza poliziesca, contro ogni forma di repressione in carcere su tutti i prigionieri politici. Lanciamo campagne per la difesa e liberazione dei prigionieri politici in ogni parte del mondo, contro ogni tipo di tortura, le sparizioni in custodia ed esecuzioni extragiudiziali. Lottiamo contro gli abusi sessuali e gli stupri delle prigioniere politiche. Lottiamo contro le campagne di criminalizzazione e repressione della gioventù proletaria e studentesca che si ribella nei quartieri ghetto, nelle università, per la difesa degli spazi sociali occupati.
7. Contro la privatizzazione dell’istruzione e la riduzione di essa a formazione di personale al servizio dei monopoli capitalisti, difendiamo il diritto allo studio e a un’educazione pubblica, laica e gratuita per tutti e perché arte, cultura e informazione siano realmente libere e accessibili al popolo, per un sapere e una cultura dalla parte del popolo
L’iniziativa di coordinamento che vogliamo costruire mira a lottare non solo sulle questioni europee, ma anche a creare un'azione comune con tutte le forze antimperialiste, per lottare contro le ingiustizie, l'usurpazione dei diritti, e l'oppressione nazionale nelle altre parti del mondo.
28 marzo 2014
info e adesioni per l'italia
slaicobasta@gmail.com
mfprnaz@gmail.com
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE -Italia
MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO - ITALIA
FRAP (France)
Asociacion Nueva Democracia (Peru, Germany)
ATIK – Confederation of Workers from Turkey in Europe
YDG – New Democratic Youth Turchia
Yeni Kadın – New Women
ITIF Federation of Workers from Turkey in Switserland
HTIF – Federation of Workers from Turkey in the Netherlands
ATIGF – Federation of Workers and Youth from Turkey in Austria
ATIF - Federation of Workers from Turkey in Germany
La situazione in cui ci troviamo è segnata dal perdurare e approfondirsi della crisi, parte della crisi generale dell’imperialismo, con quella attuale che è iniziata negli USA nel 2008, emersa nel campo della finanza ed estesasi subito dopo al campo della produzione, penetrando in tutto il mondo e portando una recessione sempre più profonda. L'origine principale della crisi non è il funzionamento distorto del sistema finanziario internazionale ma le stesse leggi di funzionamento del sistema capitalista.
L’Europa, che è parte del sistema imperialista mondiale, è tra le aree più colpite dalla crisi, che ha uno sviluppo ineguale nei diversi paesi, all’interno della ricerca della massima estrazione di plusvalore e della contesa sui mercati mondiali, e si fa sentire più forte nei paesi economicamente deboli, come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia. Ma le borghesie imperialiste di tutta Europa sono unite nello sforzo di scaricare il peso della crisi sulle spalle della classe operaia e dei lavoratori.
Alle conseguenti politiche di austerità che colpiscono le masse, aumentano la disoccupazione, tagliano pesantemente la spesa sociale, privatizzano sempre di più l'educazione e gli altri servizi pubblici, si accompagnano attacchi sempre più pesanti e generalizzati contro le libertà democratiche, il diritto di sciopero e di organizzazione indipendente dei lavoratori fuori e contro i sindacati della conciliazione, i diritti e la stessa vita quotidiana delle donne. Gli stati fomentano il razzismo e adottano leggi che perseguitano i migranti. La repressione, criminalizzazione e carcerazione degli oppositori politici, applicando le leggi “antiterrorismo” è la principale risposta degli Stati ai movimenti popolari di protesta.
In Grecia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo, Francia e in molti altri paesi, i proletari e le masse combattono contro questi attacchi e il sistema causa della crisi, con scioperi generali e movimenti di resistenza sui territori, ma finora queste non sono riusciti a fermarli.
Nei prossimi anni occorre rendere più ampie e più forti queste resistenze. Abbiamo la responsabilità di farle crescere ulteriormente e svolgere in esse il nostro ruolo dirigente per trasformarle e porle all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte, contro la borghesia, tutti i suoi governi, e tutti i partiti o sindacati che li appoggiano o si conciliano con essi, per riuscire a ottenere effettivamente dei risultati.
Su che cosa ci schieriamo e lottiamo
1. Ci opponiamo all’imperialismo, a tutte le aggressioni e occupazioni. Ci battiamo contro l’imperialismo dei nostri rispettivi paesi, per il ritiro immediato di truppe impegnate in occupazioni imperialiste e sosteniamo la resistenza dei popoli dei paesi occupati. Lottiamo per la chiusura e ritiro di tutte le basi militari, soprattutto NATO, nei paesi imperialisti. Siamo contro l’aumento della spesa militare, lo sviluppo dell’industria di guerra e il mantenimento di armamento nucleare. Siamo in prima fila in tutti i movimenti popolari che si oppongono a nuove installazioni militari e difendono i loro territori dalla nocività e occupazione causate dalle basi. e di tutte le realtà territoriali oppresse dagli stati imperialisti al loro interno. Siamo dalla parte e sosteniamo attivamente le lotte antimperialiste e le guerre popolari nel mondo, vogliamo contribuire all'unità internazionale e internazionalista dei proletari e dei popoli oppressi di tutto il mondo.
2. Siamo contro il razzismo e fascismo di stato, le leggi che perseguono gli immigrati, la diffusione di idee e organizzazioni apertamente fasciste, protette da stati e governi. Ci battiamo per l’unità di classe di tutti i lavoratori, per la chiusura dei lager per immigrati, per l’accoglienza, la libera circolazione per l'accoglienza e la libera circolazione, per il diritto alla cittadinanza, siamo per lo sviluppo e l'organizzazione dell’antifascismo militante. Nessuno spazio a fascisti e razzisti di ogni tipo!
3. Lottiamo per i diritti della classe operaia e l'uguaglianza di tutti i lavoratori, contro ogni limitazione alla libertà di organizzazione indipendente dei lavoratori rispetto ai sindacati collaborazionisti, contro la libertà di licenziare per i padroni, contro gli attacchi al diritto di sciopero e la repressione degli attivisti sindacali. Ci organizziamo e lottiamo per il diritto al lavoro e a un salario per vivere per tutti i disoccupati. Per conquistarci il diritto a una casa- sosteniamo le occupazioni di abitazioni sfitte - contro tasse e carovita che gettano sempre più nella povertà milioni di persone.
4. Lottiamo contro la doppia oppressione, di classe e di genere, delle donne, contro le leggi istituzionalizzate contro le donne, la discriminazione delle donne sui posti di lavoro, gli attacchi alla libertà di aborto, la violenza sessuale e i femminicidi. Ci opponiamo allo sfrutamento sessuale. Tutta la vita deve cambiare! Siamo contro l'oppressione di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali.
5. A fronte di un sistema che in nome del profitto devasta i territori la vita e la salute di chi lavora e delle popolazioni, organizziamo e sosteniamo le lotte e i movimenti per la sicurezza dei posti di lavoro, per la difesa e liberazione dei territori dalla contaminazione e contro i grandi progetti che li minacciano e occupano.
6. Lottiamo contro la repressione degli stati reazionari, le aggressioni fasciste e la criminalizzazione delle lotte sociali, contro l’impunità della violenza poliziesca, contro ogni forma di repressione in carcere su tutti i prigionieri politici. Lanciamo campagne per la difesa e liberazione dei prigionieri politici in ogni parte del mondo, contro ogni tipo di tortura, le sparizioni in custodia ed esecuzioni extragiudiziali. Lottiamo contro gli abusi sessuali e gli stupri delle prigioniere politiche. Lottiamo contro le campagne di criminalizzazione e repressione della gioventù proletaria e studentesca che si ribella nei quartieri ghetto, nelle università, per la difesa degli spazi sociali occupati.
7. Contro la privatizzazione dell’istruzione e la riduzione di essa a formazione di personale al servizio dei monopoli capitalisti, difendiamo il diritto allo studio e a un’educazione pubblica, laica e gratuita per tutti e perché arte, cultura e informazione siano realmente libere e accessibili al popolo, per un sapere e una cultura dalla parte del popolo
L’iniziativa di coordinamento che vogliamo costruire mira a lottare non solo sulle questioni europee, ma anche a creare un'azione comune con tutte le forze antimperialiste, per lottare contro le ingiustizie, l'usurpazione dei diritti, e l'oppressione nazionale nelle altre parti del mondo.
28 marzo 2014
info e adesioni per l'italia
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SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE -Italia
MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO - ITALIA
FRAP (France)
Asociacion Nueva Democracia (Peru, Germany)
ATIK – Confederation of Workers from Turkey in Europe
YDG – New Democratic Youth Turchia
Yeni Kadın – New Women
ITIF Federation of Workers from Turkey in Switserland
HTIF – Federation of Workers from Turkey in the Netherlands
ATIGF – Federation of Workers and Youth from Turkey in Austria
ATIF - Federation of Workers from Turkey in Germany
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