Nell'iniziativa di Venerdì 28 febbraio a Milano di presentazione del dossier sullo sciopero delle donne, le lavoratrici, precarie presenti hanno deciso di mandare la solidarietà e un messaggio/appello a unirsi nella ripresa di un 8 marzo di lotta internazionale delle donne
Di seguito il messaggio
DALLO SCIOPERO DELLE DONNE ALL’8 MARZO DI
LOTTA ROSSO E PROLETARIO
L’8 Marzo non è un appuntamento tra donne in
pizzeria o in discoteca, ma significa scendere in piazza per
confrontarsi, informare, lottare..perchè tutta la nostra vita deve
cambiare!
Invitiamo le lavoratrici, le precarie, le
disoccupate, le immigrate, le studentesse a far sentire tutte
insieme la nostra voce contro questo sistema che, ogni giorno,
aggrava le condizioni di vita e di lavoro di tutti, ma, in
particolare, delle donne che subiscono doppio sfruttamento e
oppressione.
Le condizioni di vita difficili delle donne
nel lavoro, nella famiglia, nei rapporti personali, lo sono a
maggior ragione più difficili per le donne immigrate che, oltre
a subire le difficili condizioni che la maggioranza delle donne
subiscono, si vedono aggiungere altre sia in termini di più
sfruttamento, bassi salari, discriminazioni sul lavoro, il
ricatto del permesso di soggiorno, sia in termini di razzismo e
più oppressione e, spesso, si trova da sola ad affrontare gravi
problemi.
Nella piattaforma dello sciopero delle donne
del 25 novembre 2013 abbiamo posto la necessità di lottare e
raggiungere risultati concreti su: lavoro a tempo indeterminato
per tutte le donne, case per le donne violentate, molestate (non
centri rifugio e simili), servizi sanitari gratuiti per le donne
PER QUESTO FACCIAMO UN APPELLO PARTICOLARE
ALLE DONNE IMMIGRATE PER SCENDERE INSIEME IN PIAZZA L’8 MARZO, PER
CONTINUARE DOPO L’8 MARZO GIORNATA CHE E’ PROPRIO DELLE DONNE
PROLETARIE
Un 8
marzo che unisca in una stessa lotta le donne italiane e le
immigrate. Un 8 marzo in cui, come è stato per lo "sciopero
delle donne", le operaie, le lavoratrici, le giovani prendano
nelle loro mani le iniziative, per ridare dignità storica,
verità di classe, perchè l'8 marzo non è di tutte, non è
interclassista, ma delle donne più sfruttate e oppresse che
sono la maggioranza, delle donne che si ribellano, delle
ragazze che vogliono lottare per un altro futuro.
8
Marzo 2014
PRESIDIO
davanti al Pirellone-lato piazzale Duca D’Aosta
A
partire dalle ore 11
Per
gridare forte tutta la nostra rabbia
Contro la trasformazione dei Consultori in
“Centri di supporto alle famiglie”, che privano le donne di
strutture pubbliche: un attacco ideologico e pratico contro le
donne, che pone al centro la famiglia con il ruolo subordinato
in essa delle donne e le priva di una delle poche strutture di
riferimento per l’autodeterminazione in tema di maternità
Contro la campagna ideologica, promossa, tra
gli altri, dalla Lega, per la riapertura delle case chiuse e
l’abrogazione della Legge Merlin
Contro i tagli regionali, provinciali e
comunali ai servizi di assistenza per gli anziani che
chiaramente scaricheranno sempre più sulle donne il lavoro di
cura e assistenza, aggravando una già pesante condizione di
prolungata permanenza sul lavoro, data dalla riforma Fornero e
peggiorando pesantemente le condizioni di lavoro nella sanità
La Regione Lombardia, negli anni delle giunte
Formigoni, si è particolarmente distinta per gli attacchi
ideologici, pratici contro le donne. Oggi la "tradizione"
continua
Movimento femminista proletario rivoluzionario Milano
Per info e
contatti: mfpr.mi1@gmail.com
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