07/03/14

Taranto: 8 marzo invadiamo la città

Noi lavoratrici, disoccupate, già in lotta a Taranto per il lavoro, reddito, case
noi donne, ragazze che il 25 nov. abbiamo fatto lo "sciopero delle donne" contro femminicidi, stupri e contro l'insieme di attacchi, oppressioni alle nostre vite


QUEST'ANNO A TARANTO L'8 MARZO INVADIAMO LA CITTA'!
non siamo "vittime" ma donne S/catenate!


8 MARZO CONCENTRAMENTO A P.ZZA RAMELLINI ORE 9
per andare con presidi vivaci a p.zza Castello


Noi donne non vogliono più solo denunciare, lamentarci, ma ci stiamo ribellando e stiamo già lottando.

Nella nostra realtà di Taranto e provincia alcuni problemi: lavoro, reddito, casa, servizi sanitari rappresentano un macigno sulla condizione di noi donne. Senza lavoro, senza reddito, senza casa noi donne siamo di fatto dipendenti dagli uomini, e non solo economicamente, non possiamo fare
scelte, non possiamo rompere rapporti violenti, non possiamo liberarci di situazioni familiari oppressive; nello stesso tempo, quelle che hanno la "fortuna" di lavorare vengono umiliate e offese con lavori a nero, anche subendo ricatti sessuali, a pochissime ore e salario che ugualmente non permettono indipendenza, scelte di vita; a tutto questo si aggiunge il costo dei servizi sanitari particolarmente gravoso in zone come le nostre a rischio salute, e la grave situazione che esiste negli ospedali della nostra provincia con il grande numero di medici obiettori di coscienza, che impedisce alle donne il diritto d'aborto e quindi una libera scelta. Alle ragazze viene imposta una cultura falsa, usata per opprimerci; una scuola che dopo gli studi ci riserva un futuro precario o addirittura un non futuro.

Non vogliamo frasi ipocrite una volta all'anno dai/dalle rappresentanti istituzionali, vogliamo risultati concreti, ma vogliamo soprattutto che tutta la nostra vita deve cambiare. E' il nostro grido, la nostra forza che dobbiamo far sentire sentire: “Attenti! Siamo donne pericolose e paura non abbiamo! Siamo donne in lotta contro tutti i "sepolcri imbiancati"! “Noi siamo le ribelli!”

L'8 marzo siamo in piazza anche per Ilaria di Statte, uccisa dal suo fidanzato, per dire: basta con la paura, basta con l'accettare rapporti schifosi; scendiamo in piazza per la donna Bielorussa massacrata a Taranto e data fuoco dal suo ex, per farle sentire che non è sola; per Carmela di 13 anni perchè i suoi stupratori vengano condannati ma poi si apra un processo contro le istituzioni che l'hanno colpevolizzata e uccisa.


Le disoccupate, lavoratrici, ragazze del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

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