20/06/22

Lecce: ennesimo femminicidio - Scendiamo in piazza

Contro violenza e femminicidi - Lotta rivoluzionaria delle donne
Continua la strage di donne, i femminicidi non conoscono tregua, a Lecce l'ennesimo, e come al solito la narrazione mediatica distorce o sminuisce il femminicidio - come riporta l'articolo qui sotto di un altro femminicidio, il mostro è un brav'uomo che ha chiesto perdono dunque si è redento! 
Occorre che questo ennesimo femminicidio non passi sotto silenzio! Nell'esprimere tutta la nostra rabbia, proponiamo alle compagne di Lecce di scendere insieme in piazza.
Come riportato da dati statistici:
AGI - “Nel 2021 in Italia sono stati commessi 295 omicidi volontari. È uno dei dati migliori tra i paesi europei, che a loro volta offrono i dati migliori nel mondo” ed “è aumentato il numero degli omicidi volontari di cui è stato individuato l’autore: si è passati, anche qui con una progressione costante, dal 40% del 92 al 73% del 2016”.
Lo ha rilevato il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, aprendo l’Anno giudiziario, sottolineando però con forza, che vi è “un elemento sconcertante: tra le vittime dei 295 omicidi del 2021, 118 sono donne, di cui 102 assassinate in ambito familiare/affettivo ed in particolare 70 per mano del partner o ex partner”. 
MA LE DONNE NON POSSONO AVERE FIDUCIA E DELEGARE ALLO STATO LA LORO VITA le misure di contrasto ai femminicidi gestite da questo Stato, dalle forze dell'ordine, da questa Magistratura, o non vengono applicate o diventano anch'esse strumenti di violenza della volontà delle donne – vedi l'andamento dei processi.
Le donne vengono considerate come “vittime” al massimo da “tutelare” e non come soggetti attivi, principali nella battaglia contro femminicidi e stupri; anzi quando lo sono, con le lotte, le si vuole riportare ad una condizione di “delega” alle istituzioni o le si reprime. Si vuole soffocare, impedire il protagonismo delle donne, la ribellione delle donne, e nascondere che “gli uomini che odiano le donne” sono una reazione oggi anche al fatto che le donne, come donne, vogliano decidere della propria vita.
Quindi, anche là dove si vogliono introdurre norme utili, QUESTO E' POSSIBILE CON LA LOTTA E L'AUTORGANIZZAZIONE DELLE DONNE

Lecce:
Omicidio-suicidio tra le mura domestiche. E' accaduto questa notte, attorno alle 1.50 a Novoli nel Leccese quando Matteo Verdesca ha ucciso a coltellate la moglie trentottenne Donatella Miccoli nel letto coniugale. Dopo l'efferato gesto mortale, il signor Verdesca, 38 anni come la moglie, si è dato alla fuga a bordo di una Renault di colore bianco. Sulle sue tracce si sono messe le forze dell'ordine, che hanno avviato la caccia all'uomo autore dell'omicidio familiare. Poco dopo il 38enne è stato trovato morto. Ancora non è chiaro come: il suo corpo, carbonizzato, era all’interno dell’autovettura.
Secondo le prime ricostruzioni investigative, la coppia sarebbe stata vista rientrare in casa attorno alle ore 22 con le figlie. Di seguito si è sentita la coppia litigare, le cui urla hanno richiamato l'attenzione dei vicini che hanno dato l'allarme alle forze dell'ordine. Donatella Miccoli lavorava come commessa alla «Golden Point» di piazza Mazzini a Lecce e proprio nell'ultima delle sue «stories» su Instagram, prima di essere accoltellata dal marito, aveva pubblicato il suo amore per l'uomo.
Il racconto di familiari e conoscenti - Secondo alcune persone che conoscevano la coppia, era «molto geloso, a tratti morboso».

MFPR Taranto

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