Tre studenti e studentesse – Maya, Carola e Samuele – in arresto, per resistenza, lesioni e danneggiamento aggravato: 15 denunciati per reati analoghi.
E’ il bilancio complessivo della mobilitazione antifascista del tardo pomeriggio di giovedì 13 febbraio al Campus Einaudi dell’Università di Torino,
con la polizia schierata a difesa di un pugno – sei di numero – di
fascisti del Fuan, impegnati a volantinare contro il convegno
“Fascismo-Colonialismo-Foibe”, organizzato da numerose sezioni Anpi e
dal comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”.
Un folto gruppo di student* antifascist*
ha cercato di cacciare i fascisti dall’Università, impedendo loro di
volantinare, fino a quando la polizia ha caricato compagne e compagni.
Numerosi, tra studenti e studentesse, i feriti, per le manganellate,
spesso alla testa. Dopo le cariche, occupato prima il Senato Accademico e
poi corteo spontaneo di solidarietà.
Stamattina, venerdì 14 febbraio, nuovo appuntamento antifascista, sempre al Campus Einaudi,
per denunciare quanto accaduto, organizzare la solidarietà e pretendere
una presa di posizione dalle istituzioni accademiche, ancora una volta
silenti.
“Maya, Carola e Samuele – scrive il Collettivo Universitario Autonomo – si
trovano da questa notte al Carcere delle Vallette. Sono stat* arrestat*
ieri, all’interno dell’Università, durante le cariche della polizia.
Era chiaro fin da subito l’atteggiamento esaltato e aggressivo delle forze dell’ordine
che si sono posti come sempre in difesa di fascisti e razzisti.
L’Università ha la responsabilità di ciò che è accaduto, dimostrandosi
completamente passiva al modus operandi della questura. Ora vogliamo la liberazione immediata dei/delle nostr* compagn* e amici di università!”
La corrispondenza di venerdì 14 febbraio con Anna, del Collettivo universitario autonomo di Torino. Ascolta o scarica
Al convegno contestato dai fascisti a Torino c’era, tra gli altri relatori, Moni Ovadia
che ha voluto solidarizzare con gli antifascisti. “A Torino – ha detto –
c’era un convegno sul Giorno del ricordo e sulle falsificazioni che il
revanscismo fascista fa nei confronti della questione delle foibe. Sono
venuti dei fascisti a fare una gazzarra davanti all’università e sono
stati contrastati da ragazzi dei centri sociali. Come sempre quelli
sanzionati e colpiti sono gli antifascisti”
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