CON LE
LAVORATRICI PIAGGIO... fino alla vittoria!
Pontedera (Pi).
Sono passate ormai due settimane, da quando un gruppo di ex
lavoratrici Piaggio sono salite sul tetto del Palazzo Blu di
Pontedera (Pi), sede dell'Asl cittadina. Un’azione forte e
decisa perché tanta è la rabbia di queste donne che dall'anno
scorso si sono dovute scontrare con l’arroganza padronale da una
parte e la frammentazione, mista all'opportunismo sindacale,
dall'altra.
Stiamo parlando
di circa 40 lavoratrici e lavoratori stagionali che, dopo 15
anni di contratti a termine e precariato, la Piaggio ha deciso
di lasciare per strada applicando quanto prevede il decreto
“dignità”.
Dietro
all'applicazione di una legge – presentata dal governo allora in
carica come “a tutela dei lavoratori” – si cela un attacco
contro lavoratrici, donne e madri, non più adatte ai ritmi che i
padroni impongono alla catena di montaggio. La recente
assunzione di decine di lavoratori a tempo determinato, toglie
ogni dubbio.
La loro
risposta però non si è fatta attendere: dallo scorso maggio è in
corso una vertenza che mira al loro reintegro, sostenuta
dall'Unione Sindacale di Base, dopo che le sigle sindacali di
regime hanno preferito scegliere altre strade.
Dopo esservi
salite un giorno l'anno passato, dal 12 febbraio scorso hanno
deciso di tornare sul tetto per rimanerci ad oltranza, finché
non saranno ottenuti contratti e assunzioni per tutte.
Quel giorno
infatti in Piaggio veniva sottoscritto il nuovo contratto
integrativo aziendale che nelle aspettative di queste
lavoratrici avrebbe dovuto sanare la loro posizione. Accordo
rigettato dai delegati dell'Usb e dalla maggioranza dei delegati
Fiom (6 su 7) ma sottoscritto dalla maggioranza dei delegati
della Rsu (quelli di Fim, Uilm, Ugl) nonché dalle strutture
provinciali di tutti i sindacati, Fiom compresa, Usb unica
esclusa.
Le istanze di
queste lavoratrici sono state ancora una volta ignorate da
questo accordo. Il 18 febbraio l'Usb ha compiuto un atto molto
importante, proclamando uno sciopero di solidarietà in diverse
aziende del territorio a sostegno di questa lotta, che ha
trovato l'ostruzionismo di tutti i sindacati collaborazionisti
firmatari dell'accordo.
Ad oggi non è
dato sapere come andrà a finire: sappiamo che i rapporti di
forza non sono a nostro favore ma, allo stesso tempo, la volontà
di queste donne, come di tanti altri lavoratori e lavoratrici
impegnati nelle lotte quotidiane, è un indispensabile punto di
partenza per il sostegno e la solidarietà di tutti/e. Combattere
lo strapotere padronale, il sindacalismo collaborazionista, le
divisioni interne al
sindacalismo
conflittuale, va in questa direzione: il bene e gli interessi
della classe necessitano uno sforzo e un lavoro collettivo e
organizzato.
Il reintegro
delle ex lavoratrici e degli ex lavoratori Piaggio sarà una
conquista e un passo avanti per la classe lavoratrice:
informiamo della loro lotta nei posti di lavoro, non lasciamole
sole, costruiamo la solidarietà.
Martedì 25
febbraio 2020
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