4 febbraio 2020: incendi di ordinaria amministrazione nei ghetti d'Italia
Ancora una notte nel fuoco per i lavoratori delle campagne italiane. Al ghetto di Borgo Mezzanone e alla tendopoli di San Ferdinando le ennesime fiamme divampate da bombola a gas, stufetta o candela. Il bilancio è di una persona ustionata a Borgo Mezzanone e trasferita con urgenza all'ospedale di Bari, oltre ad altre tre persone ferite. Ma tanto cosa importa? Il fuoco, la corsa per spegnerlo, gli ustionati, accadono in luoghi isolati, e anche se la loro esistenza è nota a tutti, a chi importa di un pò di fiamme ordinarie, tanto più che questa volta non ci è nemmeno scappato il morto. Questa è la quotidiana amministrazione per chi in questi ghetti ci vive e che dopo una notte del genere, il giorno dopo va comunque a lavorare sfruttato nelle campagne. E le istituzioni cosa fanno? mettono in piedi le solite ridicole risposte, tra l'altro senza vergognarsi di rappresentarle come ottimali. A San Ferdinando,
dopo mesi in cui i lavoratori, nel bel mezzo della raccolta agrumicola, richiedevano di entrare nelle tende di stato (le ultime predisposte dopo il grande sgombero di marzo 2019) solo la settimana scorsa il sindaco e le forze dell'ordine hanno effettuato le registrazioni, rilasciando però solo a 40 persone il badge necessario per l'accesso, e lasciandone fuori altrettante con un foglio di divieto d'ingresso senza alcuna motivazione. Nella provincia di Foggia governo ha appena finito di predisporre dei container al Gran Ghetto, come soluzione emergenziale a seguito del grosso incendio di dicembre scorso. Ghetti al posto di ghetti, con in più liste di esclusione, sistemi di controllo ad ogni entrata e uscita, impossibilità di cucinare autonomamente. Sono queste, da anni, le soluzioni ottimali che le istituzioni sono orgogliose di presentare, in beffa ad ogni morte o ad ogni incendio che si verifica periodicamente. E c'è anche chi queste soluzioni le sbandiera sui social come conquiste finalmente ottenute, come non ha pudore di fare il sindacato dell'USB, sempre pronto a esercitare il proprio sciacallaggio sulla pelle dei lavoratori. Andateci voi a vivere nei container e nelle tende, dal momento che le case a disposizione ci sono, così come le risorse, anche provenienti da fondi europei, destinate proprio ai lavoratori impegnati nelle campagne italiane. I lavoratori non hanno alcuna intenzione di rimanere in silenzio e continueranno a lottare come hanno sempre fatto. Continuerete a trovarci nelle strade fino a che non ci darete quello che ci spetta!
da Comitato Lavoratori delle Campagne
https://www.immediato.net/…/esplode-bombola-di-gas-paura-a…/
https://lacnews24.it/…/incendio-tendopoli-san-ferdinando-n…/
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