La prossima udienza del processo dell'ispettore del CIE Addesso di Milano per tentato stupro di Joy si terrà il 2 febbraio alle ore 10.
Intanto, dagli avvocati abbiamo saputo che le carte presentate dai difensori dell'ispettore nell'udienza preliminare del 2 dicembre consistono nei fogli di presenza relativi a quei giorni. Quindi nulla di significativo.
Anche questa udienza sarà a porte chiuse.
Intanto, si moltiplicano le condanne verso poliziotti, guardie, l'ultima in ordine di tempo, la condanna del poliziotto, sempre del Cie di Corelli, per stupro- e non solo- di un trans rinchiuso nel Cie, crediamo debba crescere la mobilitazione a fianco di Joy perchè come abbiamo scritto nel foglio di giugno/luglio di quest'anno dell' mfpr:" Quella di Joy è una storia, tra le tante, che racchiude molteplici aspetti su cui le donne in primis, hanno tanto da dire e per cui lottare, aspetti che dalla specificità donne/immigrate/pacchetto sicurezza/repressione rinviano alla necessità dell'esistente da cambiare"
e, ancora: " Da vari mesi si sono moltiplicati gli episodi di repressione razzista e gli abusi sessuali verso le immigrate da parte di poliziotti, guardie carcerarie...In questo modo questo Stato impone le politiche securitarie del Governo che considera di per sè criminali, prostitute tutti gli immigrati/immigrate. lo stesso Stato di polizia che difende i padroni caricando le lotte dei lavoratori; che risponde con la violenza selvaggia verso i giovani, antifascisti o gente che si trova nei pressi di uno stadio, che uccide nelle sue carceri, come il caso di Stefano Cucchi.
Che ora il processo prosegua, che il tentativo di stupro dell'ispettore di polizia non rimanga impunito è una battaglia non meramente "garantista" o "giustizialista" come qualcuno ha detto, ma è invece un altro passo avanti, un altro tassello che si aggiunge al mosaico della lotta generale e complessiva contro uno stato, un governo che avanzando rapidi verso il moderno fascismo impongono uno stato di polizia sempre più pressante ma che contro le donne usa anche la violenza sessuale e in più razzista se si tratta di donne immigrate...."
30 dicembre '10
mfpr milano
Intanto, dagli avvocati abbiamo saputo che le carte presentate dai difensori dell'ispettore nell'udienza preliminare del 2 dicembre consistono nei fogli di presenza relativi a quei giorni. Quindi nulla di significativo.
Anche questa udienza sarà a porte chiuse.
Intanto, si moltiplicano le condanne verso poliziotti, guardie, l'ultima in ordine di tempo, la condanna del poliziotto, sempre del Cie di Corelli, per stupro- e non solo- di un trans rinchiuso nel Cie, crediamo debba crescere la mobilitazione a fianco di Joy perchè come abbiamo scritto nel foglio di giugno/luglio di quest'anno dell' mfpr:" Quella di Joy è una storia, tra le tante, che racchiude molteplici aspetti su cui le donne in primis, hanno tanto da dire e per cui lottare, aspetti che dalla specificità donne/immigrate/pacchetto sicurezza/repressione rinviano alla necessità dell'esistente da cambiare"
e, ancora: " Da vari mesi si sono moltiplicati gli episodi di repressione razzista e gli abusi sessuali verso le immigrate da parte di poliziotti, guardie carcerarie...In questo modo questo Stato impone le politiche securitarie del Governo che considera di per sè criminali, prostitute tutti gli immigrati/immigrate. lo stesso Stato di polizia che difende i padroni caricando le lotte dei lavoratori; che risponde con la violenza selvaggia verso i giovani, antifascisti o gente che si trova nei pressi di uno stadio, che uccide nelle sue carceri, come il caso di Stefano Cucchi.
Che ora il processo prosegua, che il tentativo di stupro dell'ispettore di polizia non rimanga impunito è una battaglia non meramente "garantista" o "giustizialista" come qualcuno ha detto, ma è invece un altro passo avanti, un altro tassello che si aggiunge al mosaico della lotta generale e complessiva contro uno stato, un governo che avanzando rapidi verso il moderno fascismo impongono uno stato di polizia sempre più pressante ma che contro le donne usa anche la violenza sessuale e in più razzista se si tratta di donne immigrate...."
30 dicembre '10
mfpr milano
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