01/05/25

Boicottare Carrefour è giusto e necessario, dal 25 aprile al 1° maggio, sempre al fianco delle donne palestinesi

Ci hanno accusato di essere squadriste, di aver terrorizzato e sequestrato, con violenza, insulti e minacce, lavoratori e clienti al Carrefour dell'Aquila per una pacifica flash mob il 25 aprile contro il genocidio, il terrorismo dell'occupazione israeliana, il sequestro di un intero popolo.
Qui un video e un comunicato esplicativo dell'azione:


Alla diffamazione di ANPI ed esponenti politici di centrosinistra, che si riempiono la bocca di diritti dei lavoratori accusandoci di aver aggredito quelli del Carrefour abbiam risposto, per ora, con questo comunicato.
Oggi a questi signori ricordiamo che anche il 1° maggio "merita onore e rispetto”, ma tutti i punti vendita del Carrefour oggi sono aperti, e si lavora 40 ore settimanali per 600 euro al mese. Nessun di loro, nessun sindacato collaborazionista ha promosso per questo una giornata di lotta.



Donne palestinesi che lavorano negli insediamenti israeliani

Si riempiono la bocca di violenza di genere e di diritti delle donne, ma chiudono entrambi gli occhi sulle terribili condizioni di violenza e sfruttamento delle donne palestinesi, impiegate negli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme est, dove violenze, molestie sessuali, povertà, bassi salari sono la norma, come testimonia il rapporto Oxfam di marzo, completamente scaricabile da qui.
Chi oggi difende Carrefour, non sta dalla parte dei lavoratori, ma è complice di sfruttamento e crimini di guerra.

Dal 25 aprile al primo maggio, siamo tutte Palestinesi!
Dal 25 aprile al primo maggio, ora e ovunque Resistenza!

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