22/05/25

Formazione rivoluzionaria delle donne - Perchè in questa società è centrale la battaglia per il diritto d'aborto

22 Maggio 1978-22 Maggio 2025: 47 anni di L.194/78 - NON UN PASSO INDIETRO – ABBIAMO ANCORA TANTO DA LOTTARE  
In questi 47 anni dall’approvazione della L.194 non sono mancati gli attacchi che Chiesa, governi, parlamentari, organizzazioni pro-vita, EELL. hanno fatto alle donne e alla loro libertà di scelta in tema di maternità, ma libertà di scelta a 360° in ogni ambito della loro vita, spandendo a piene mani un humus reazionario e concezioni ideologiche funzionali a mantenere, se non a far regredire, le concezioni e la condizione delle donne in questa società capitalista. 
Solo pochi giorni fa i Pro-vita sfilando a Roma hanno affermato a gran voce che la vita umana va difesa dal concepimento alla fine naturale e quindi no aborto; anzi hanno rilanciato la campagna per l’abrogazione della L.194, le PMA etc, negando lo sviluppo tecnologico che tanto contribuisce a migliorare la condizione di donne e uomini. 

La borghesia vuole impedire la libertà di scelta delle donne: non possiamo dimenticare l’attivismo del governo Meloni, dei suoi parlamentari, esponenti degli EELL che si sono prodigati nel proporre disegni di legge tesi a contrastare la L.194/78, o non permettere l’uso della RU 486. E sappiamo quanto le dichiarazioni, le campagne promosse dagli scranni istituzionali contribuiscono ad alimentare queste concezioni reazionarie, contro le donne.
Le donne in questo paese hanno sempre lottato con forza e determinazione scendendo in piazza con manifestazioni grandiose contro gli attacchi alla 194 e alla loro possibilità di scelta, perché sempre hanno mantenuto la memoria della condizione e delle sofferenze delle donne, in particolare delle proletarie, quando l’aborto era “illegale” - Chi non ha memoria non ha futuro 

Pertanto oggi, nell’ambito della Formazione rivoluzionaria delle donne, riprendiamo stralci da alcuni lavori teorici che l’mfpr ha sviluppato negli anni, tuttora attuali e utili strumenti di orientamento nella lotta. 

Dall'opuscolo: "La donna non è un'incubatrice, il feto non è un bambino "Che cos'è un aborto?"
"Sicuramente il feto è una forma di vita. Lo formano cellule vive, cresce e sviluppa energia... Dunque l'aborto sopprime una forma di vita.. . Ebbene non è l'aborto l'assassinio di un essere umano? Assolutamente no... Il feto è vivo come sono vive tutte le altre cellule del corpo della donna, MA NON HA UNA VITA PROPRIA (senza il corpo della donna non sopravviverebbe) non è una forma di vita separata dalla donna in cui si trova. L'aborto NON uccide un bambino! [L'aborto impedisce ad alcune cellule del corpo della donna di moltiplicarsi. ndr].

Dall'opuscolo "Diritto d"aborto, perché si"
"CONTROLLARE LA RIPRODUZIONE DELLA DONNA È UN ASPETTO CENTRALE DEL DOMINIO DELLA BORGHESIA E UNA BATTAGLIA CENTRALE DELLA LIBERAZIONE DELLA DONNA" Da quando la società si divise tra chi ha la proprietà e chi non possiede nulla e da quando s'impose il dominio maschile nella famiglia e nella società, alla donna s'impedì il diritto di prendere decisioni sulla riproduzione. Quindi, la condizione delle donne e la riproduzione attengono ai rapporti di proprietà. 
Proibire l'aborto equivale a una violenza, la violenta dichiarazione del dominio maschile e della società capitalistica sopra le donne, il violento controllo del corpo delle donne a livello più personale. 
La proibizione dell'aborto è la soppressione della volontà della donna da parte della legge e dello Stato. La lotta contro l'aborto è un terreno centrale su cui la borghesia riversa continuamente l'humus oscurantista, da moderno medioevo contro le donne come una della basi ideologiche e politiche determinanti per lo sviluppo di un moderno fascismo necessario a mantenere il potere economico e politico; un potere che attraverso le politiche reazionarie e antipopolari dei propri governi, si concretizza in un doppio attacco contro le donne per frenare il cammino di emancipazione. 
Per questo, per le donne, per il movimento di lotta di liberazione, la battaglia per difendere il diritto d'aborto diventa centrale. È parte importante della battaglia rivoluzionaria per cambiare tutta la società. 

In questa società ...capitalista i diritti non sono mai conquistati una volta per tutte, ma bisogna continuamente lottare per difenderli... La questione aborto scoperchia la reale condizione delle donne in questa società è il ruolo subalterno che esse devono avere per supportarla; mette all'ordine del giorno la necessità di rivoluzionare l'intera società. Ecco perché la lotta per la conquista o per la difesa dell'aborto libero e sicuro assume un significato dirompente in tutti i paesi. [Il rifiuto della maternità imposta, la lotta contro il rapporto uomo-donna come rapporto di potere tra dominante e dominata, dello svilimento della famiglia in ruoli predefiniti, è parte integrante della lotta rivoluzionaria ndr]

Nessun commento: