Chi domani fa "assemblee" invece di fare lotta e venire in piazza, fa un regalo al governo, ai padroni, si tratta semplicemente di un patriarcalismo travestito da "sinistra".
Chi come l'Usb, proclama come altri sindacati di base, in primis lo Slai cobas per il sindacato di classe, lo sciopero delle donne, ma poi non organizza alcun sciopero, alcuna iniziativa l'8 marzo delle lavoratrici, è un ingannatore, contro la lotta delle lavoratrici, vuole mettersi solo le "medagliette" con una proclamazione nazionale che però si traduce nel locale e su tanti posti di lavoro nel sabotare lo sciopero, la lotta.
Il nostro 8 marzo è di lotta! (non è chiacchiere e pizza e birra).
Domani con le lavoratrici e le studentesse - alle ore 9,30 in piazza Della Vittoria - alle 10,30 andiamo in piazza Castello al Comune
Le lavoratrici sono già in lotta. In particolare le lavoratrici degli asili, delle pulizie e ausiliariato - che di fatto sintetizzano a Taranto con le loro condizioni di lavoro e di vita, la precarietà, la discriminazione, oppressione che subiscono le donne da aziende e Istituzioni; ma nello stesso tempo sono un esempio della determinazione, combattività delle donne proletarie - dall'anno scorso hanno già fatto quattro scioperi e varie iniziative; presidi, interventi ai consigli comunali, ecc, contro le condizioni sempre più pesanti di lavoro, a cui non corrisponde neanche un maggior salario; nello stesso tempo va avanti la minaccia da parte del Comune di esternalizzare tutti gli asili, regalando un servizio così importante sia per le donne, per le famiglie, sia per i bambini al profitto dei privati.
Lo sciopero dell'otto Marzo le vede protagoniste ma è diverso, non è uno sciopero solo sindacale, ma è uno sciopero che si carica di tutti gli aspetti, di tutti gli attacchi di governo, padroni, degli uomini che odiano le donne; come si carica di tutti i bisogni delle donne, di lottare contro condizioni di vita sempre più oppressive.
Al mattino andremo anche al Comune, anche se è caduta la giunta - e questo è un bene - per porre chiaramente sia alla Commissaria prefettizia, sia a tutti gli ex e nuovi rappresentanti dei partiti, che non si tratta di fare delle liste alternative, ma che le lavoratrici devono prendano nelle mani il futuro della città, che impongano i loro bisogni su tutte le questioni.
Speriamo che vengono anche rappresentanze di studentesse, contro cui Valditara ogni giorno ne sta facendo di cotte e di crude per imporre nelle scuole un moderno medioevo culturale, razzista verso le altre culture, religioni dei popoli, e una formazione all'insegna del militarismo.
La sera alle 17 concentramento nella piazza dell'Arsenale per fare poi un sit-in itinerante che con presidi tocchi zone della città per essere visibili, per dare un segnale pubblico per le strade.
Dal presidio all'ospedale torneremo nelle via dei centro fino a piazza Immacolata, con altri presidi, per denunciare che ai negozi luccicanti per chi ha soldi, si contrappone per la maggioranza delle persone il carovita, e che anche questo pesa soprattutto sulle donne, per cui significa ancora più doppio lavoro, doversi arrabattare per far bastare salari sempre più miseri. Per denunciare che mentre aumentano bollette e si tagliano i fondi per i servizi sociali, scaricandone il peso sulle donne, il governo aumenta i miliardi per le spese militari, per la guerra. E anche l'8 marzo grideremo forte: "Siamo tutte palestinesi!"
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