21/05/24

Taranto - Asili nido: le rette aumentano fino a 341% in più, solidarietà alla denuncia dei genitori - il governo: "Dovete fare figli... ma poi per crescerli sono cavoli vostri..."

Le lavoratrici pulizie/ausiliariato degli asili comunali, Slai cobas sc, esprimono la loro piena solidarietà alla denuncia, battaglia contro il Comune per le rette troppo alte dei genitori dei bambini.

Condividiamo la loro rabbia. E' assurdo e impossibile che una famiglia con ISEE di 7mila euro annui, possa sborsare 230 euro a figlio al mese.

Il Comune di Taranto, in base al Decreto Ministeriale n. 79 del 30 aprile 2024, risulta essere beneficiario di risorse finanziarie pari a 5.184.000 Mln di euro per 216 posti da attivare, calcolati in base alla popolazione residente secondo i dati ISTAT dell’anno 2021 ed alla percentuale di copertura del servizio in termini di numero di posti autorizzati per 100 bambini nella fascia di età 0-2 anni.

Ma questi fondi non vanno a tagliare i costi degli asili nido.

Nello stesso tempo il "bonus nido - come denuncia il Comitato dei genitori - diventa impossibile per le famiglie da ottenere. La procedura è vessatoria. Anche questi minimi sostegni che il governo dà alle famiglie diventano praticamente un bluff. Il governo, la Roccella si sbracciano a dire "dovete fare figli... ma poi per crescerli sono cavoli vostri".

GLI ASILI NIDO DEVONO ESSERE GRATUITI!

Le lavoratrici e lavoratori degli asili nido giovedì prossimo, 23 maggio dalle ore 9,30, terranno un presidio/assemblea sotto Palazzo di città, per rivendicare migliori condizioni di lavoro, salariali e di sicurezza, basta con la fatica e miseri salari!

Invitiamo i genitori a venire, incontrarci.

STRALCI DELLA LETTERA MANDATA GIORNI FA AL COMUNE DAI GENITORI

All’attenzione del Sindaco Rinaldo Melucci
Dell’Assessora Dott.ssa Desiree Petrosillo

Il 18 maggio 2023 abbiamo scritto più volte agli stessi destinatari e alla stampa per portare all’attenzione la nostra preoccupazione in merito alle maggiorazioni riguardanti le rette mensili, con aumenti che in alcuni casi arrivavano fino al 341% in più rispetto al precedente anno educativo. Ma ancor più preoccupante ci era apparsa la giustificazione posta dall’amministrazione comunale sul conteggiare la misura Inps del “bonus nido” nelle nuove rette, facendo diventare questa misura un sostegno non per le famiglie ma per le casse del Comune.

...ogni nucleo familiare che richiede il bonus è costretto  ad anticipare ogni mese le somme relative alla propria fascia di reddito (corrispondenti alla retta mensile del nido del proprio figlio/figlia) e solo in un secondo momento, le stesse famiglie hanno modo di  rivedere indietro, interamente, o una parte, della mensilità versata come retta del nido, dall’istituto per la previdenza sociale.

Allora, come oggi, ci siamo domandati come potesse una famiglia inserita in una fascia di reddito del Valore Isee da 0 a 7.500,00 euro anticipare una retta mensile di 230,00 euro, per esempio.
Paradossale come le percentuali di aumento sono più alte proprio nelle fasce di reddito Isee più basse (341% per la I fascia, 159% per la II fascia, 92% per la III fascia, 58% per la IV fascia…)...

...numerose famiglie che usufruiscono del prezioso servizio dei nidi comunali sono costrette a ritirare i propri bambini e le proprie bambine dalle strutture, a causa dell’impossibilità di sostenere il costo della retta.
Noi il perché lo sappiamo e lo immaginavamo anche l’anno scorso, ovvero perché l’INPS sta portando dei significativi ritardi nell’erogazione del famoso “bonus nido”. Come è possibile che l’amministrazione comunale non ci abbia pensato, nonostante il comitato dei genitori l’abbia sollecitata a una riflessione più approfondita?

Riteniamo inaccettabile che questi bambini e queste bambine e le loro famiglie siano espulse da un percorso educativo che dovrebbe in primis essere a disposizione delle famiglie con minori possibilità economiche perché potrebbe veicolare strumenti educativi, intesi come materiali e immateriali, di cui non tutte le famiglie dispongono...

Il Comitato dei genitori delle bambine e dei bambini frequentanti i nidi comunali di Taranto

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