09/05/24

Contestata la Min. Roccella - Ben fatto!

Non siamo macchine per la riproduzione di braccia, corpi per il capitale e per la vostra guerra!
Mattarella si riempie la bocca di "civiltà"... ma quale "civiltà" è quella che vuole imporre un "moderno medioevo" alle donne, perchè il loro ruolo centrale sia in famiglia a fare figli; quale "civiltà" è quella che ci fa tornare ai tempi di Mussolini, con i premi alla maternità e le donne pesate in base al numero dei figli; quale "civiltà" è un governo, uno Stato che in Italia chiede più figli e in Palestina è complice del massacro di decine di migliaia di bambini, come è responsabile della morte in mare di centinaia di bambini immigrati?


Dalla stampa
Roccella contestata da studenti rinuncia a parlare: “È censura, altro che fascismo”. Mattarella: far tacere non è civile. E Meloni invoca condanna da tutti
Agli stati generali della natalità appena Roccella è salita sul palco, un gruppo di studenti e studentesse si sono alzati in piedi con una serie di cartelli a comporre la scritta: "Sul mio corpo decido io". "Fuori i pro vita dai consultori" 

"Mi è dispiaciuto, solidarietà al ministro", ha commentato la premier Giorgia Meloni
Anche Ignazio La Russa ha espresso vicinanza: “Il diritto di esprimere la propria opinione è uno dei pilastri della nostra Repubblica e non potrà mai essere messo in dubbio da un gruppo di facinorosi che si arrogano la facoltà di stabilire chi può parlare e chi no”.
"Sui nostri corpi, decidiamo noi. L'attuale governo decide di convocare questo convegno mentre nessuno del governo, in un anno, ha risposte alle nostre richieste. Non ci stiamo alla triade Dio-padre-famiglia". Quando la ragazza ha terminato di leggere il volantino ed è scesa dal palco, la ministra Roccella ha provato di nuovo a pronunciare il suo intervento ma a quel punto sono ripresi i "vergogna, vergogna" dei giovani. La ministra allora, è andata via.

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