10/03/24

8 marzo/Sciopero una grande giornata di mobilitazione e lotta delle donne

Dopo la grande moblitazione del 25 novembre a Roma, quest'anno l'8 Marzo è stata una estesa giornata di lotta, di azione, una nuova forte e combattiva risposta del movimento delle donne che ha confermato la volontà/necessità di non fermarsi e di continuare a lottare, di unirsi e di ribellarsi ad una condizione di sfruttamento e oppressione che investe ogni ambito della condizione di vita della maggioranza delle donne in questo paese.

Tutto questo si è concretizzato innanzitutto con lo sciopero, uno sciopero non solo sindacale ma che nuovamente ha avuto il valore di una forte sfida, di rottura, un’arma di lotta da impugnare, uno sciopero che dai posti di lavoro tocca tutti gli aspetti della vita delle lavoratrici, delle donne, delle giovani, sempre più sotto attacco in una fase specifica quale quella attuale in cui con il governo, con a capo la fascista Meloni, avanza in questo paese ideologicamente, politicamente, praticamente un moderno fascismo e da cui emana anche un moderno patriarcalismo che influenza e incide a livello di massa fino all'emergenza grave di sempre più uomini che uccidono le donne, che vogliono scegliere liberamente la loro vita, come fosse una normalità.

Uno sciopero “dal lavoro produttivo e riproduttivo” come ha anche scritto il movimento Nudm, ma che deve essere inserito in una prospettiva che ponga la necessità della lotta delle donne a 360 gradi contro il sistema sociale capitalista e imperialista, violento, fonte e causa e dell'oppressione delle donne, che non può essere migliorato ma solo rovesciato...

Uno sciopero che si è visibilizzato concretamente e attivamente già nella mattina in alcune fabbriche con volantinaggi, assemblee, fermate, con blocchi in magazzini della logistica, attraverso presidi o spezzoni nei cortei del settore delle lavoratrici/precarie del sociale e delle coop sociali, così nelle manifestazioni in particolare delle lavoratrici della scuola, delle studentesse/studenti, con azioni di blocco e occupazioni nelle università, con proteste delle disoccupate come a Napoli contro la chiusura dei consultori e l'attacco al diritto alla salute che colpisce soprattutto le donne proletarie...

Alcune immagini

Lo sciopero dell'8 marzo alla fabbrica Montello BG

8 marzo sciopero logistica Si Cobas BRT Crespellano (BO)

Corteo mattutino studentesse e studenti a Milano

Lavoratrici scuola e studentesse in sciopero 8 marzo a Brescia

in sciopero lavoratrici precarie degli ospedali e dei servizi integrati assistenziali


in sciopero le precarie Coop Sociali Slai Cobas sc 8 marzo Palermo 

sciopero 8 marzo lavoratrici asili nido e scuola Slai Cobas e studentesse 

Le grandi manifestazione del pomeriggio promosse da Nudm, nuovamente di migliaia di donne, giovani, manifestanti, in particolare a Roma, Milano, Torino, e in tante altre città, rappresentano da un lato la bella continuità/conferma della mobilitazione del 25 novembre contro la violenza, i femminicidi, ma dall’altro hanno anche portato elementi più netti, più chiari nelle parole d’ordine, nelle denuncia, per esempio, contro “le politiche familiste e razziste del governo Meloni che mettono in pericolo il diritto all’aborto, alla salute e all’autodeterminazione e attaccano le persone migranti e razzializzate...”, o, in merito alla condizione di attacco alle donne sul piano lavorativo, “Abbiamo protestato contro i bassi salari, la revoca delle poche misure di contrasto alla povertà, come il reddito di cittadinanza, la precarietà dilagante, la disoccupazione, le pensioni da fame e tutte le altre forme di violenza economica…” (dal comunicato finale di Nudm sull’8 marzo e lo sciopero)

                                                                                  Roma 
Milano 

Torino 

Ma questo 8 marzo/sciopero è stato attraversato anche da una grande e forte denuncia e azione solidale con la Palestina, verso le donne palestinesi, verso la Resistenza del popolo palestinese che si è espressa in variegate forme dai posti di lavoro alle manifestazioni, alle azioni, con le molteplici bandiere, gli striscioni, i cartelli, le scritte, iniziative di boicottaggio a luoghi o esercizi commerciali che rappresentano lo Stato di Israele criminale e genocida… una grande solidarietà attiva che ha detto gridato forte e chiaro FINE AL GENOCIDIO, PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA , contro il governo Meloni della guerra...

Prime immagini


A Milano il corteo invade Piazza del Duomo con scritte luminose sui palazzi Free Palestina e una grande bandiera palestinese

Roma


Bologna


Cagliari


Boicottaggio negozi Zara


Napoli

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