17/03/24

La manifestazione dell'8 marzo torna a Tunisi dopo 10 anni! Da Tunisie resistant


L’ultima manifestazione per la Giornata internazionale dei diritti della donna nella capitale tunisina si è tenuta esattamente dieci anni fa, nel 2014, negli anni successivi sono state organizzate solo manifestazioni assembleari. Ieri 8 marzo 2024, per la prima volta dopo dieci anni, le strade di Tunisi sono state attraversate da una grande e combattiva manifestazione di centinaia di donne: studentesse, lavoratrici, donne di associazioni femministe e comitati palestinesi, insieme ad alcune attiviste politiche e sociali.
La manifestazione è partita dal quartiere popolare accanto a Bab el Khadra, lo ha attraversato, per poi entrare nella centralissima Place de la Repubblique e da lì, marciando lungo l'Avenue de Paris, ha infine raggiunto l'arteria principale della capitale: l'Avenue Bourghiba.

L'8 marzo di quest'anno in Tunisia è stato segnato dalla solidarietà con le donne palestinesi e dalla denuncia dell'aggressione genocida sionista contro Gaza.

Nel corteo erano presenti alcuni manifesti storici del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina dedicati all'8 marzo, e le organizzazioni femministe e LGBTQ hanno evidenziato nei loro slogan il legame tra la lotta femminista e il sostegno alle donne rivoluzionarie che lottano per la liberazione nazionale.
Anche in questa occasione, la manifestazione, mentre marciava accanto all’Istituto Francese in Tunisia, si è fermata per qualche minuto per contestare la politica francese a sostegno di Israele, scandendo slogan come “Macron assassino, liberare Abdallah” (George Ibrahim Abdallah, il libanese militante rivoluzionario detenuto in Francia ormai da 40 anni n.d.a.), molti manifestanti con le loro bandiere palestinesi hanno colpito la struttura metallica dell'edificio.
Durante la marcia non sono mancati slogan contro gli altri paesi imperialisti che sostengono Israele e in particolare Usa, Germania e Italia.

Al termine del corteo, davanti all’ambasciata francese è stato gridato più volte “solidaritè avec la femme palestinienne, solidarity avec les femmes du monde entiere” e infine, davanti al teatro comunale, la manifestazione si è conclusa con il canto collettivo di una canzone per la Palestina.

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