28/03/24

Negati ad Ilaria Salis gli arresti domiciliari, ancora in catene "trattata come un cane!" denuncia il padre, mentre fuori il tribunale alcuni nazisti feccia minacciano gli avvocati e solidali

Negati i domiciliari, Ilaria Salis resta in cella. In aula ancora con manette e catene

È stata fissata al 24 maggio la prossima udienza.
"L'ennesima prova di forza del governo Orban", ha commentato Roberto Salis, il padre della donna. "Un po' me lo aspettavo - ha aggiunto - Ilaria qui è considerata un grande pericolo". "I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza", ha aggiunto il padre di Ilaria. "Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane" ha aggiunto.

 "Stai zitto o ti spacco la testa": è quanto un gruppo di pochi estremisti di destra ha detto al gruppo composto dai legali e amici di Ilaria Salis al loro arrivo al tribunale. "Ci aspettavano e ci hanno insultato e minacciato in ungherese," ha detto l'avvocato Eugenio Losco.

"Ci hanno fatto delle riprese con i telefonini, ci hanno ripreso e il nostro traduttore ci ha detto che ci stavano minacciando", ha proseguito Losco.

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