25/11/21

25 novembre contro la violenza contro le donne - Non offendeteci! Il governo tra propaganda e "scorta"... se mai di poliziotti e carabinieri uomini

Hanno atteso il 25 novembre per cercare di farsi una indegna propaganda, per tentare di inquinare la nostra giornata internazionale delle donne contro la violenza sessuale e tutte le violenze e oppressioni contro le donne!


Il numero delle ministre al "lavoro" forse, secondo il governo, dovrebbe darci assicurazione di impegno reale contro i femminicidi, gli stupri, le varie violenze sessuali... Ma ciò che stanno partorendo è tra il niente (dopo l'inutilità, anche pratica, del "codice rosso" del governo di Conte/Salvini), e, peggio, una provocazione per le donne.


Le cosiddette "Misure più efficaci di fermo degli uomini", "efficacia delle misure sanzionatorie e interdittive", sono parole che hanno detto altre volte e che si scontrano con una realtà anche di questi giorni in cui uomini già pluridenunciati, anche arrestati, o tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine possono bellamente andare dove vogliono e ammazzare; una realtà in cui i giudici dimezzano le pene, o assolvono assassini perchè erano "turbati",,,, o li fanno uscire dal carcere. Ma su questo nessuna delle cinque Ministre ha detto mezza parola al momento. E le parole ipocrite di circostanza, buone per "commemorare" il 25 novembre non cambieranno di un etto questa realtà, in cui forze dell'ordine, tanti, e giudici, non pochi, sono impregnati dello stesso spirito sessista, fascista contro le donne, con poliziotti e carabinieri che a loro volta hanno fatto e fanno stupri, femminicidi, ecc.


Per questo la misura più inaccettabile, offensiva, provocatoria è la cosiddetta "scorta di Stato" per le donne che hanno denunciato.

Donne che si vogliono liberare da persecuzioni, controlli, oppressioni di mariti, compagni, padri, ecc. per avere una vita almeno normale, ora si troverebbero ad essere controllate da altri uomini... ma che razza di vita sarebbe!?

Le donne non vogliono essere "sotto tutela", vogliono i diritti che proprio da questo Stato vengono negati; non vogliono il controllo di uno Stato, un governo che quotidianamente toglie anche quei pochi diritti conquistati dalle lotte delle donne, come prossimo l'aborto su cui è un nuovo oscurantismo che avanza; un governo che licenzia o permette ai padroni di poter tranquillamente licenziare le donne, o di rendere il loro lavoro sempre più misero, precario, a sottosalario, ricattato, discriminato, rendendo quindi tante donne oggettivamente e soggettivamente dipendenti economicamente dall'uomo, dalla famiglia; che ogni giorno di più tagliando i servizi sociali rende più gravosa la vita delle donne; uno Stato che durante la pandemia le ha chiuse in casa con l'assassino; uno Stato che vede le migranti come feccia, al massimo buone a pochissimi soldi nei campi, nelle case, nelle fabbriche, se non muoiono in mare coi loro bambini; uno Stato che coltiva humus fascisti, reazionari, che ha nel governo e nel parlamento uomini (ma anche donne) che vorrebbero le donne in casa a fare più figli (carne fresca per il capitale) o le vorrebbero escort; uno Stato che sparge cultura spazzatura con l'utilizzo spesso di soggetti femminili (vedi tanti programmi in Tv), ecc.


La ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha detto: "È purtroppo un dato endemico e allarmante, che ha radici complesse: culturali, economiche, sociali". 


NO! Le radici della condizione delle donne stanno prima di tutto e ogni giorno in questo sistema capitalista da moderno medioevo.


L'altra misura offensiva, provocatoria, è il cosiddetto "reddito di libertà per le donne vittime delle violenze". Un misero contributo economico di misura massima pari a 400 € mensili pro capite concesso in unica soluzione per massimo 12 mesi. "Questa - ha detto Draghi - "È una priorità di tutto il governo". E meno male...! 

A parte la vergognosa etichettatura, divisione che avrebbero le donne: "vittime o non vittime di violenza", con il seguito di tutti i controlli se veramente sei "vittima di violenza", questa misura è inaccettabile! Le donne vogliono avere reddito per vivere sempre, per poter essere autonome. Vogliamo per chi non ha lavoro, viene licenziata, non può lavorare, per tutte il salario garantito!

Ma questo Draghi non lo vuole dare, e se ne esce per massimo 12 mesi con questa elemosina - della serie: dopo 12 mesi siccome non ho più neanche questa elemosina torno a casa da mio marito che mi uccide...


NON OFFENDETECI!

NON SPORCATE IL NOSTRO 25 NOVEMBRE!


Per lottare contro la violenza sessuale non c'è altra strada che lottare, lottare, lottare, unite; per diventare "pericolose" per uomini, padroni, governo, Stato che odiano le donne!

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