La violenza sulle donne e la tripla oppressione di genere, di razza e di classe, adesso viene legittimata da un governo fascio populista razzista maschilista!
Ancona, insultata per il colore della pelle. "Denuncio mio marito razzista"
Da www.ilrestodelcarlino.it
Ancona. 1 agosto 2018 - "Negra, puzzi, non puoi dormire in camera. Non puoi dormire nemmeno sul divano, hai fatto puzzare anche quello». Sono maltrattamenti in famiglia infarciti di razzismo quelli denunciati da una donna nordafricana di 38 anni, che si è rivolta alla Questura di Ancona per chiedere protezione e potersi allontanare con i figli dal compagno, un italiano di 39 anni.
A maltrattarla, stando al racconto della giovane mamma, non era solo il convivente, ma tutta la famiglia di lui, in particolare la madre (la ‘suocera’ della presunta vittima), che voleva controllare figlio e ‘nuora’ anche economicamente e che viveva nella stessa palazzina della coppia, in provincia di Ancona. Le differenze di cultura e il colore della pelle avrebbero giocato un ruolo determinate e il compagno per circa tre anni le avrebbe rivolto epiteti razzisti, per umiliarla e spingerla ad andarsene, a patto che lasciasse i bambini con lui.
A determinare la rottura è stata anche la conversione di lui al veganismo e la volontà di imporre una dieta vegana a tutta la famiglia, unica imposizione alla quale la presunta vittima si era opposta. «I miei figli devono seguire una dieta completa, con latte, uova, carne, biscotti, per una crescita equilibrata», la presa di posizione della giovane madre.
La 38enne ha prima sopportato per non minare l’unità familiare, poi esasperata e impaurita si è rivolta all’avvocato Moreno Giaccaglia, che le ha consigliato di denunciare tutto alla polizia di Stato, alla sezione specializzata in reati di genere. Per tutelare la donna e i suoi due bambini, di sette e cinque anni, è stato disposto il trasferimento dei tre in una struttura di accoglienza.
La storia d’amore era cominciata nel 2010 e la giovane aveva accettato di trasferirsi in Italia e di lavorare come impiegata nell’azienda della madre di lui. La ‘suocera’ però le detraeva metà stipendio per coprire le spese di vitto e alloggio, visto che la ragazza era ‘ospite’ in casa sua. Dopo la nascita dei due bambini, alle liti dovute alle ingerenze della suocera si sono aggiunte quelle per incompatibilità tra conviventi.
La giovane nordafricana era stata prima cacciata dalla camera da letto: «Puzzi», le diceva il compagno, che si definiva nauseato e mimava il gesto di sputarle. Poi era stata allontanata anche dalla cameretta della figlia, sempre per lo stesso motivo. Era andata a dormire sul divano, ma secondo il compagno aveva trasmesso cattivo odore anche a quello, tanto che si era dovuta comprare con i suoi soldi un letto pieghevole.
La situazione è precipitata a inizio luglio, quando la famiglia si è trasferita in una casa al mare di 30 metri quadri, dove sono arrivati anche la suocera col marito. La 38enne avrebbe scoperto di essere filmata di nascosto, sarebbe stata minacciata e limitata nelle uscite con i figli, dei quali le erano stati sottratti i passaporti. Da qui la decisione di denunciare tutto.
Ancona. 1 agosto 2018 - "Negra, puzzi, non puoi dormire in camera. Non puoi dormire nemmeno sul divano, hai fatto puzzare anche quello». Sono maltrattamenti in famiglia infarciti di razzismo quelli denunciati da una donna nordafricana di 38 anni, che si è rivolta alla Questura di Ancona per chiedere protezione e potersi allontanare con i figli dal compagno, un italiano di 39 anni.
A maltrattarla, stando al racconto della giovane mamma, non era solo il convivente, ma tutta la famiglia di lui, in particolare la madre (la ‘suocera’ della presunta vittima), che voleva controllare figlio e ‘nuora’ anche economicamente e che viveva nella stessa palazzina della coppia, in provincia di Ancona. Le differenze di cultura e il colore della pelle avrebbero giocato un ruolo determinate e il compagno per circa tre anni le avrebbe rivolto epiteti razzisti, per umiliarla e spingerla ad andarsene, a patto che lasciasse i bambini con lui.
A determinare la rottura è stata anche la conversione di lui al veganismo e la volontà di imporre una dieta vegana a tutta la famiglia, unica imposizione alla quale la presunta vittima si era opposta. «I miei figli devono seguire una dieta completa, con latte, uova, carne, biscotti, per una crescita equilibrata», la presa di posizione della giovane madre.
La 38enne ha prima sopportato per non minare l’unità familiare, poi esasperata e impaurita si è rivolta all’avvocato Moreno Giaccaglia, che le ha consigliato di denunciare tutto alla polizia di Stato, alla sezione specializzata in reati di genere. Per tutelare la donna e i suoi due bambini, di sette e cinque anni, è stato disposto il trasferimento dei tre in una struttura di accoglienza.
La storia d’amore era cominciata nel 2010 e la giovane aveva accettato di trasferirsi in Italia e di lavorare come impiegata nell’azienda della madre di lui. La ‘suocera’ però le detraeva metà stipendio per coprire le spese di vitto e alloggio, visto che la ragazza era ‘ospite’ in casa sua. Dopo la nascita dei due bambini, alle liti dovute alle ingerenze della suocera si sono aggiunte quelle per incompatibilità tra conviventi.
La giovane nordafricana era stata prima cacciata dalla camera da letto: «Puzzi», le diceva il compagno, che si definiva nauseato e mimava il gesto di sputarle. Poi era stata allontanata anche dalla cameretta della figlia, sempre per lo stesso motivo. Era andata a dormire sul divano, ma secondo il compagno aveva trasmesso cattivo odore anche a quello, tanto che si era dovuta comprare con i suoi soldi un letto pieghevole.
La situazione è precipitata a inizio luglio, quando la famiglia si è trasferita in una casa al mare di 30 metri quadri, dove sono arrivati anche la suocera col marito. La 38enne avrebbe scoperto di essere filmata di nascosto, sarebbe stata minacciata e limitata nelle uscite con i figli, dei quali le erano stati sottratti i passaporti. Da qui la decisione di denunciare tutto.
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