12/08/18

Montello: giovane operaia scaricata durante la maternità

A proposito di sfruttamento nelle cooperative

Montello: se sei in maternità  non hai diritto al rinnovo del contratto

Questo è quanto successo ad una giovane operaia  della cooperativa Eko-var nell'appalto della Montello, quando alla fine di giugno 2018 alla scadenza dell'ennesima proroga del contratto determinato, dopo 18 mesi consecutivi per la coop Eko-var e 3 anni di lavoro alla Montello con altre cooperative, si è trovata senza lavoro mentre era in maternità  che terminava a fine agosto.

Così, mentre altri lavoratori hanno avuto la proroga o il contratto a tempo indeterminato a questa lavoratrice, colpevole il 6 maggio 2018 di essere diventata mamma, à stata negata questa opportunità, una evidente discriminazione verso le donne lavoratrici, doppiamente sfruttate e ricattate in quanto operaie e donne, come era emerso in maniera chiara nello sciopero dell'8 marzo: 8 ore di lavoro, devono essere pagate 8.

L'azienda ha detto alla lavoratrice che il motivo per cui non gli fanno il rinnovo del contratto è perchè ci sono rischi legati al lavoro pesante durante l'allattamento e che quindi fino a 7 mesi di vita del bambino non possono farla lavorare, di fatto solo una scusa per liberarsi della lavoratrice, in quanto l'azienda poteva comunque tenerla in forza dando continuità  al rapporto di lavoro, questo avrebbe permesso di usufruire di altra maternità  alla lavoratrice per terminare l'allattamento e poi essere assunta.

La cgil, sindacato a cui la lavoratrice era iscritta, da giugno ad oggi non aveva fatto niente, e solo dopo che lo slai cobas con la lavoratrice si è rivolto per chiedere un'intervento all'ispettorato del lavoro, la cgil ha contattato la lavoratrice per cercare di tenerla buona invitandola ad un incontro in azienda il 20 agosto, questo perchè gli uffici della cooperativa erano stati chiamati per avere informazioni  dalla dtl.
Questo ha convinto ancor di più la lavoratrice ad avere forza per non accettare di essere scaricata e fare uscire questa situazione che alla Montello non è un caso isolato, altre lavoratrici dopo la maternità non sono più tornate al lavoro..

La direzione del lavoro che in un primo momento si era resa disponibile ad aprire una segnalazione, anche perchè era risultato anche che i contratti determinati, che sono centinaia, nonostante si lavori a ciclo continuo 8 ore per minimo 6 giorni, spesso anche 7, sono part time per 30 ore settimana, ma quando si è andati dagli ispettori di turno le risposte sono state tutte di giustificazione verso le cooperative che possono fare questo e fare quello, il contratto, il jobs act.
Praticamente gli organi ispettivi non possono mettere becco sul potere dell'azienda in merito allâ'organizzazione del lavoro e quindi possono avere anche questa tipologia di contratto, anzi si sono spinti a dire che questi contratti sono giustificati anche perchè la cooperativa è legata alle proroghe degli appalti  della Montello.

Slai cobas per il sindacato di classe - Bergamo

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