08/05/18

“Lo trovo schifoso”. A proposito del processo a Stefano Esposito accusato di aver diffamato Marta.

Invoca l’immunità il senatore Esposito per le diffamazioni verso Marta, il giudice sospende e trasmette gli atti al Senato.

Resoconto udienza del 5 giugno 2017

Tra le tante  frasi oggetto del procedimento contro il senatore Stefano Esposito (PD) per diffamazione, quella che mi è sembrata più appropriata per aprire il resoconto dell’udienza odierna è una parte di quanto pubblicato in data 22/7/2013, a commento di un post sul blog dell’Espresso “Il semaforo blu” di Luca Sappino: “(…) Che la signora Marta usi strumentalmente l’accusa di molestie sessuali perché colta il flagranza di reato, lo trovo schifoso. Ti ricordo che al cantiere di Chiomonte erano presenti due magistrati”.
Due magistrati c’erano davvero e uno dei due era Rinaudo, lo stesso che oggi rappresentava il ruolo di accusatore nei confronti di Stefano Esposito, a giudizio per diffamazione verso Marta, la notav di Pisa che fu arrestata nel 2013 durante una passeggiata notturna alle reti e che il giorno seguente raccontò i dettagli del suo arresto in una conferenza stampa:


All’udienza del 22 maggio l’imputato Stefano Esposito ha chiesto che venisse dichiarata l’insindacabilità e che venissero adottati i provvedimenti conseguenti, in subordine ha chiesto la sospensione del processo con trasmissione degli atti al Senato della Repubblica, contraddicendo così quanto aveva sempre affermato in passato, ossia di non volersi avvalere dell’immunità.
Il senatore è assente, come la scorsa volta, ed è rappresentato dall’Avv. Mittone, il quale introduce subito la motivazione della richiesta formulata il 22 maggio: “Il punto cruciale di questa vicenda su cui il senatore Esposito chiede che venga applicato l’art. 68 e che venga dichiarata quindi la improcedibilità ai sensi dell’articolo 129 del codice di rito , la giudice deve risolvere un quesito e cioè accertare se le frasi pronunciate dal soggetto specifico rientrano o meno nell’esercizio delle funzioni di parlamentare. Che la frase sia posta in essere in un momento di tensione e in occasione di manifestazioni di persone che non condividono l’intervento dello stato nella tav e che fanno parte di gruppi no tav è un fatto…. le frasi all’interno sono pronunciate da un parlamentare, l’opera è un’opera che lo stato finanzia, di interesse nazionale, è stata molte volte all’attenzione delle aule giudiziarie torinesi per varie vicende e si tratta di vedere se chi ha pronunciato quelle frasi l’ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni….
Oggi Esposito è senatore, prima deputato, è un uomo politico che si è sempre occupato di trasporti, è vice presidente della commissione trasporti e nel 2012 ha scritto un libro TAVSì, lapidario nella sua adesione alla tav… e quindi in contrapposizione di coloro che non sono d’accordo con quest’opera… l’esercizio delle funzioni parlamentari ha detato questa frase stessa al senatore esposito ... quindi chiediamo che ella applichi l’art. 68 della costituzione in relazione alla legge 140 del 2003 terzo comma e dichiari l’insindacabilità … o sospendere il processo e rimandare gli atti al Senato”.

La parola passa poi al PM Rinaudo:

PM RINAUDO: “io ritengo che a lei non siano consentiti molti spazi di manovra, o meglio le possibilità sono due, o lei accoglie l’istanza ritenendo che l’espressione comunque formulata nell’ambito di quella che è la sua funzione parlamentare, o meglio connessa all’attività parlamentare, allora deve pronuncare sentenza ex….(….) qualora lei non ritenga che queste frasi siano connesse all’attività, o meglio, alla funzione parlamentare del senatore Esposito l’altra soluzione le impone di trasmettere gli atti alla camera di appartenenza, al Senato. Se lei va a vedere quelli che sono i punti oggetto di contestazione nel capo d’imputazione è pur vero che si fa riferimento con frasi del tipo “parte da Pisa per fare guerra allo stato e giustamente prende qualche manganellata” ma tutto questo è sempre nell’ambito di un contesto che si rifa alla funzione di parlamentare e in particolare la sua funzione nell’ambito della commissione trasporti quindi per quanto concerne la costruizione di quest’opera, fa riferimento all’attacco al cantiere tav, alla guerra allo Stato, alla circostanza che la parte offesa si sarebbe inserita in quel contesto nella notte tra il 13 e il 14 luglio proprio per opporsi con violenza ala costruzione di un’opera che era stata deliberata dallo stato. Quindi è indubbio che una valutazione o lei la ritiene che sia nell’ambito di una attività politica quindi connessa alla funzione …. e se non è di questo avviso deve rimettere gli atti al Senato….
[ direi in perfetta sintonia con quanto detto dall’avvocato di Esposito… se questo è l’accusatore…. ndr ]

Avv. Valentina COLLETTA (per Marta): Non riesco a capire nelle affermazioni molto chiare della difesa dell’imputata e meno intelligibili per quello che riguarda la procura, nel senso che una posizione netta da parte della procura non è stata presa ma io non riesco a comprendere come le frasi .. “Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo stato, prende giustamente qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata #bugia”“, ribadita in diverse sedi fino a.. quando sporsi querela per la sig.ra Camposano tralasciai questo aspetto perché in seguito il tribunale ebbe modo di procedere per istigazione a delinquere… e qui “fanno bene a manganellarla”… in ogni caso si tratta di affermazioni che nulla hanno di politico, ma sono assolutamente stigmatizzanti, indirizzate ad una persona con l’attribuzione di fati determinati che il giudice valuterà se può interessarlo per i quali la sig,ra Camposano Marta, produco sentenza, è stata assolta con formula piena... quindi che sia andata a fare guerra allo stato è fatto smentito con sentenza passata in giudicato, che sia andata incontro ai poliziotti che bene hanno fatto i poliziotti a manganellarla , perché trovata con maschera antigas, è di nuovo smentito da sentenza passato in giudicato... (….) io ho trovato un documento questa mattina della giunta per le autorizzazioni della camera, e non del senato, immagino ce ne sia una analoga, del 14 gennaio 2009, che riferisce negando poi autorizzazioni a procedere… “non possono essere ricondotte ad azione parlamentare fatti determinati diffamatori (….)  Questo non è stato fatto e per altro devo anche evidenziare che il senatore Esposito non è nuovo a fartti di questo genere essendo già stato condannato per reati di diffamazione nei confronti di attivisti no tav …… (…) io insisto …. valuti poi il giudice tra l’altro se è già nelle possibilità di sospendere il procedimento (….)

Avv. MITTONE (difesa Esposito) : non mi sono addentrato nel discutere in merito né di cosa è capitato dopo .. perché dobbiamo verificare altro, ma se ci addentriamo su questa strada io faccio presente che il procedimento per molestie di cui parla Esposito è stato archiviato il 18 marzo del 2015.

PM RINAUDO: mi è stato fatto notare di non esere stato intelligibile … articolo 3 della legge richiama l’art. 68 dela costituzione il quale dice che l’art. 68 si applica in ogni caso per la presentazione di disegni, emendamenti, risoluzioni, interpellanze, … per qualsiasi espressione……. per ogni altro atto parlamentare, per ogni altra attività, d’ispezione, divulgazione, di critica, di denuncia politica connessa all’azione parlamentare, noi dobbiamo stabilire se questa manifestazione del pensiero del senatore esposito rientri nel’ambito di quella critica o denuncia politica connessa all’azione parlamentare… lei non ha bisogno di entrare nel merito, se lei entra nel merito e dice che è automaticamente connessa alla sua funzione parlamentare allora a quel punto …. (..non si sente, ndr ). Se lei invece non vuole entrare nel merito e vuole demandare questa valutazione al Senato allora trasmette gli atti….. (….) Io sono dell’opinione che la soluzione più corretta sia rimettere la questione al Senato.

Avv. Valentina COLLETTA : il procedimento è stato oggetto di archiviazione (..) un conto è l’archiviazione un conto è la sentenza passata in giudicato… qualora ci sia modo poi successivamente produrrò il provvedimento di archiviazione che grida vendetta a mio modo di vedere e che credo potrò trovare la giusta valutazione del giudice

GIUDICE: Visto l’art.3 comma 4 dispongo la trasmissione di copia degli atti al senato della repubblica con sospensione del processo.. poi ovviamente se supera i termini ma io non sono in grado….

Non c’è molto da aggiungere.
Lo trovo schifoso“. E’ l’unica chiusura possibile.
Simonetta Zandiri – TGMaddalena

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