28/05/18

26 maggio - molto più di 194


In migliaia a Roma sabato 26 maggio. A 40 anni dalla legge 194 che ha depenalizzato e regolato l’interruzione volontaria di gravidanza, il movimento femminista Non Una di Meno torna nelle piazze di tutta Italia per rimettere al centro del dibattito pubblico l’autodeterminazione delle donne e la libertà di scelta.
In Italia il 70 per cento dei medici è obiettore di coscienza con punte fino al 90 per cento in alcune regioni.
A farne le spese sono le donne più povere e precarie, quelle più giovani e quelle senza documenti di soggiorno, quelle che vivono fuori dalle norme eterosessuali.
Siamo qui per gridare con forza che vogliamo gli obiettori fuori dalle strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie. Vogliamo l’accesso alla contraccezione gratuita, alla RU486 e ai servizi sanitari per la gravidanza e il parto, indipendentemente dal possesso di documenti. Vogliamo più consultori laici e aperti alle assemblee delle donne.
Il 26 maggio siamo scese in piazza anche per difendere la libertà delle donne e la @Casa Internazionale delle donne, simbolo delle battaglie femministe a Roma, minacciata di chiusura.


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