05/02/18

Assemblea nazionale delle donne NUDM a Milano: l'intervento della compagna del MFPR e il report... verso lo sciopero delle donne dell'8 marzo

Intervento della compagna del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
all'assemblea nazionale donne promossa da NUDM a Milano


La partecipazione è stata dal centro Nord, con la presenza dal Sud di Catania e Napoli. Sono apparsi avanzamenti/novità/cambiamenti in corso.
La Toscana è sicuramente di grande interesse per le posizioni e l’articolazione. Spirito proletario. Giovani ribelli, militanti di antica data, lavoratrici. Ma anche a Bologna ci sono cambiamenti, non vi era il protagonismo che c’era stato nelle precedenti occasioni. Anche Roma, pur intervenendo diverse volte, ha avuto un profilo “basso”.
Sembra progressivamente modificarsi la fisionomia. Certo sempre non in modo uniforme, tenendo ferma la geografia delle posizioni, ruolo all’interno del movimento.


Particolarmente urgente è sentita la questione antifascismo/antirazzismo - nell’assemblea si è fatto riferimento a Macerata nel pomeriggio, quando se ne è venute a conoscenza – ma a prescindere da Macerata è molto forte la percezione della presenza/diffusione dei nazi-fascisti, ma anche il ruolo nefasto di leggi, etc.


Emerge anche la questione: quale rapporto OOSS - movimento delle donne? Benchè in questa occasione non erano esplicitamente presenti tante rappresentanti OOSS come in precedenza.
Dopo l’introduzione sulle modalità di svolgimento dell’assemblea in cui viene posta la questione di chiedere di indire lo sciopero (fino all’intervento della compagna di Livorno non viene mai citata l’indizione che già c’è) e il ricorso a forme di sciopero “creativo”, vi sono stati gli interventi - di cui riportiamo molto sinteticamente le questioni principali poste.

L’intervento di NUDM Bergamo ha posto la questione della franchigia elettorale. Le compagne hanno detto che è importante per l'8 marzo raggiungere, cercare di coinvolgere chi è rimasta isolata. Far conoscere il piano è importante. Ritornare nelle piazze in più città, anche come antifasciste, antirazziste, antisessiste. Dare priorità politica rispetto al proprio territorio all’interno degli obiettivi comuni. La Lombardia è una sorta di laboratorio nazionale, vedi la Legge antiviolenza, contro cui è necessario lottare, ma anche sulla sanità la lombardia ha “anticipato”leggi con strumenti di ordine pubblico. L’eterno ritorno Dio-Patria-famiglia.


Como: manifestazioni territoriali, indurre ad indire lo sciopero. Lotta alla precarietà, omofobia, fascismo. Sui diritti del lavoro oggetto di trasformazione, hanno sottolineato l'intreccio di lavoro produttivo e riproduttivo.


Bologna: franchigia problema non tecnico ma politico. Può essere proclamato da un sindacato. Limite della legge. Rendere visibile lo sciopero. Riaffermare sciopero globale. Moltiplicazione delle forme di sciopero. Carattere politico dello sciopero. Sciopero riproduttivo. Lotta contro il patriarcato. Coinvolgere tutti i precari, migranti ecc., violenza dei confini per creare gerarchie e più sfruttamento. Rifiuto netto del razzismo. Trasformazione della società. Violenza strutturale. Si impoveriscono le nostre vite.
Autonomia rispetto alla campagna elettorale.


Pisa 1: in vista dell’8/3 mettere il piede sull’acceleratore. Non si può agitare la bandiera dello sciopero senza chiamare allo sciopero nel mondo del lavoro produttivo, non solo sciopero di tipo tradizionale, ricchezza e necessità di agitare nei posti di lavoro questa bandiera. Quindi, giornata di astensione dal lavoro produttivo. Invito forte e chiaro a tutte le OOSS perché lo  proclamino e sostengano. Hanno massacrato il diritto di sciopero. Non possiamo fare un passo indietro se non si convoca saremo in difficoltà. Agitare tutte le possibilità.


Pisa 2: Campagna per l’8 marzo questionario per fare emergere i motivi e la necessità dello sciopero. Condizioni comuni, inchiesta per entrare in contatto con le donne che ancora non si ribellano. Far emergere le contraddizioni. I servizi sociali hanno responsabilità. Non vengono riconosciute malattie. Non ignorare il piano femminista. Trasformazione radicale della società. Donne attaccate per le lotte e lo sciopero.


Roma: lo sciopero di quest’anno avrà forza e potenza maggiore dello scorso anno. 2 elementi problematici: proclamazione dello sciopero, elezioni. Chiedere a OOSS di indire lo sciopero. Scrivere un testo. Non tutte potranno scioperare. Dare informazioni alle lavoratrici, seguire luogo di lavoro per luogo di lavoro. Costruire casse di resistenza. Apparato organizzativo. Ridefinire lo sciopero femminista. Sciopero globale delle donne. Rivedere le modalità, contenuti, piano, piattaforma politica. quindi assetto per il futuro


Genova: collegarci alle vertenze. Nuove forme di sottrazione, prendiamo tempo e spazio. Macrotema violenza sul lavoro. Sistema di potere patriarcale. Inchiesta. Tema di violenza dei confini, migranti e solidali. Focus Ventimiglia e tutti i confini.


Alessandria: Necessità di appropriarsi di uno spazio per le donne. Dobbiamo organizzare assemblee. Riferimento alla mobilitazione diplomati magistrali. denunciate le pratiche di sottomissione al lavoro. Non basta chiedere l’indizione che riguarda sempre meno lavoratrici. Pratiche per condividere la piazza. Oltre alla manifestazione organizzare la giornata con blocchi, iniziative.


Napoli: Autonomia per elezioni campagna elettorale non sui nostri corpi. Sullo sciopero generale, crediamo mettere in piazza più il non lavoro che il lavoro. Questione lavoratrici Fiat di Nola l’8 marzo saremo davanti al Tribunale. Attività: 15 febbraio azione di lancio in facoltà.


Livorno: sciopero da rilanciare nonostante difficoltà, non fermarsi al tatticismo. La libertà di sciopero viene messa in discussione anche dalle elezioni. Narcotizzazione della nostra vita politica. Situazione di difficoltà. Cercare di disseminare lo sciopero. C’è già una copertura.



Reggio Emilia: momento di coordinazione, preparazione, sensibilizzazione a Bologna il 10/2 a RE domani, presentazione piano antiviolenza. Chiedere a tutti i sindacati l’indizione dello sciopero e assemblee di preparazione per 8/3. Indire 1-2 ore dove ci sono difficoltà. Tutta la giornata dell’8/3 presidi, assemblee. Assemblee di preparazione territoriali, nei luoghi di lavoro.


Usb Roma: siamo sempre state interne a NUDM. Chiesto alla commissione di garanzia chiarimenti. Nel PI esclusi per franchigia 800.000 lavoratori, non è cosa da poco. Bisogna poi considerare la giungla del lavoro privato, delle partecipate. Fare uno sciopero che non si può fare: sanzioni pecuniarie e disciplinari per le lavoratrici fino al licenziamento. Moltissimi problemi l’anno scorso azienda per azienda, regione per regione. Chi si assume la responsabilità? L’assemblea si fa carico, servono gli avvocati. Serve un gruppo di comunicazione.


Verona: sarà il piano la base politica. Momento di rivendicazione, lavoro di un anno. Antifascismo, passeggiata femminista riprendere le strade dove ci sono state aggressioni. Assemblea Nord-Est. Connetterci con donne che hanno subito molestie e violenza economica sul lavoro.


Trieste: nei posti di lavoro non solo violenze, molestie, ma anche le condizioni di lavoro tossico. Malattie sul lavoro.


Padova: ripensare forme nuove di sciopero. Ribadire violenza, molestie. Campagne di raccolta esperienze, racconti. Scatola di racconti, episodi di violenza. Campagne sui social e materialmente. Su internet le istruzioni. Esporre le testimonianze l’8 marzo. Ribadire nessuna di noi è sola.

Tavolo corpi territorio): elezioni il 4/3 grave attacco alle donne, si sovrappongono alle nostre date. Attacco alla libertà delle donne, non ci consentono di esprimere le nostre esigenze. Sciopero dall’invivibilità. Investire i nostri territori. Mettere striscioni alle finestre. Riscrivere i nomi delle strade. Facciamo rumore e musica dove possiamo. Sciopero dei consumi. Black out. Creare isole femministe nei quartieri, aumentare spazi autogestiti. Manifestare per donne curde.

Verona: Cercare tutti gli spazi possibili. Lo sciopero è un diritto. Diffidiamo leggi e regolamenti. Lanciare una campagna. Transfemminismo. Hanno diviso le categorie. Alcune soggettività vengono considerate patologie (a seguire un lungo documento sugli animali i loro diritti e sfruttamento ma mettendola in relazione con le  donne “libertà offuscata come quella di animali allevati in batteria”).


Catania: città dura, nera tradizionalmente, presidente regione etc. Siamo riuscite in quest’anno ad organizzare gruppo antiviolenza-breve descrizione del fronte in città che si è costituto con studenti, Usb etc. Urgente che i sindacati proclamino lo sciopero. Comunicato autonomia rispetto alle elezioni.


Studente (TO?): sfida limitate possibilità di sciopero. Utilità sciopero, attraverso l’unità.


Mfpr Milano: partita da un omaggio alle lavoratrici morte nella strage di Pioltello e alla migrante morta nel rogo della baraccopoli di Sam Ferdinando, in un’ideale “unità” tra lavoratrici migranti e italiane, nord-sud. Punta dell’iceberg delle condizioni bestiali. Contemporaneamente le diplomate magistrali stanno contestando a Parma la Fedeli. Lo sciopero è stato proclamato da Slai cobas per il sindacato di classe e Usi, certo è necessario allargare, anche con indizioni delle RSU. L’importanza dello sciopero delle donne e di rottura che trasforma. Accordo con gli interventi delle compagne di Pisa sulla questione inchiesta sulle condizioni lavoratrici. Autonomia del movimento delle donne proposta di mozione: "Il nostro voto? Lo sciopero delle donne l’8 marzo!". Solidarietà con donne curde e sostegno alla partecipazione corteo a Roma.


Dafne Milano: svuotamento diritto di sciopero, tutelare le lavoratrici. Parola d’ordine: "Sciopero". Comitato nazionale per indizione sciopero. Moltiplicare le pratiche. Cornice comune e condivisa. Tema molestie. Cartina tornasole situazioni condizioni lavoro oggi. Campagna in città.


Dopo la pausa intervento della comunità curda con breve esposizione situazione attuale: Attacco zona nord. Ruolo donne curde. Società priva di caste. Donne combattenti, resistere ad ogni forma di fascismo e razzismo. Contro Erdogan, lunedì presidio in piazza S. Babila h. 18.30


SINTESI DELLA 1^ PARTE ASSEMBLEA: sciopero a livello globale. Lotta allo sfruttamento sui nostri corpi e destini. Sciopero sociale, culturale, dei diritti. Tema molestie sul lavoro. Anche più ampio sulle nostre vite. Sciopero femminista mettendo insieme lavoro produttivo e riproduttivo sapendo che non tutte possono scioperare. Inchiesta e autoinchiesta (forme di resistenza). Denunciare la progressiva aggressione al diritto di sciopero, forme alternative rafforzative dello sciopero. Inventarci tutte le forme di sovversione per il diritto di scioperare. Consenso forte sciopero come forma di lotta. Gruppo di supporto che definisca precisamente chi e come è possibile scioperare. Non è solo compito dei sindacati ma anche del gruppo di supporto NUDM. Ogni territorio è libero di declinare sciopero alla luce delle lotte, vertenze. Raccogliere tutte le date verso l’8/3.


Presa di parola anche antifasciste Genova, Macerata corpi strumentalizzati dal fascismo. Rivendicare spazi femministi. Crearne e costruirne. Campagna elettorale utilizzati necessità di autonomia. 8/3 momento di rilancio non di arrivo. Coinvolgere le lavoratrici già in lotta.


Pisa: lavoratrice Sodexo lottare contro paura e insicurezze. Per noi 8/3 giornata importantissima. Subiamo sul posto di lavoro provvedimenti, sospensioni. Bisogna rischiare e lottare. Provare a cambiare questo sistema che ci sta distruggendo. Fare in modo che quella giornata sia un momento di lotta. Ad avere paura deve essere chi ci costringe...


Bologna (sex workers): contro leggi sessiste, razziste. Sciopero lavoro sessuale, ma anche di cura (lettura appello)


Bologna (coordinamento migranti in lotta): dobbiamo prenderci questo rischio. Ci stiamo reinventando una lotta di massa. Non bisogna indietreggiare anche per dare coraggio a tutte le altre. Le molestie è una forma di allineamento per più sfruttamento. Dipendenza economica, dominio sulla nostra vita e sul lavoro. Dobbiamo rifiutare tutto questo. Quello che riguarda le donne si riverbera su tutto. Le donne migranti subiscono violenza. Attraversamento di frontiere il loro sciopero.


Cantiere Milano: autodeterminazione. Le donne producono ricchezza non riconosciuta. Catalizzatori di ogni cambiamento. Partecipare alle lotte sociali (lungo excursus di lotte sociali in cui intervengono). Presa di posizione solidale con le maestre. Scuola importante per formare le nuove generazioni e che stanno imprigionando.


Bologna: solidarietà denuncia infortuni sul lavoro. Sovraccarico nei posti di lavoro, se non sei idonea si perde il posto di lavoro perché  non ci sono altre mansioni disponibili. Sciopero molti pericoli legati al pubblico impiego, con la L.146 diventa difficile tutelare i lavoratori. Chi paga? Riferimento a esperienza di sciopero sociale (come proposta in questa occasione).


Milano, Cirillo: (si è posta in termini interrogativi) sciopero sociale, politico, culturale risponde di più allo stato attuale del movimento. Questo sciopero abbraccia tanti aspetti. Lanciare una piattaforma. Le precarie dell’INPS hanno fatto lotte esemplari. Mettere qualcosa sulla precarietà. Reddito di autodeterminazione. Lotte di lavoratrici, le maestre lavoratrici.


Uds Lombardia: il regime scolastico impone il sessimo. La scuola dovrebbe avere un ruolo importante. Educazione sessuale e di genere. Antifascismo.


Gramigna Milano: partire dalle assemblee sindacali che si possono indire nei luoghi di lavoro. Mettiamo a disposizione lo sportello sindacale di ascolto per tutte le donne. Inventiamoci delle piazze, punti di incontro autogestiti.


Treste: Minniti/Orlando, Ius soli ci mette di  fronte al concetto di cittadinanza. La battaglia non si chiude quando lo decidono nei palazzi.


Milano: campagna obietta gli obiettori. Segnalati medici obiettori. Condizioni lavoratori di chi non è obiettore-inchiesta.


Milano Morini: equipe agguerrita per stabilire chi può e chi non può scioperare. Differenze nei territori. A Milano le lavoratrici tutelate dai sindacati sono esigua minoranza. Denunce su Lavoro gratuito, partita IVA, stage, alternanza scuola lavoro. Denuncia di lavoro schiavistico. Reddito di autodeterminazione. Salario sociale garantito.


Pisa Mala Serven: lo sciopero lo convochino OOSS, poi il lavoro politico lo facciamo noi. Servono altre forme, prassi di lotta che ci permettono di parlare con le donne di welfare, salute. Dare forza a tutte le donne soprattutto a quelle che non ci sono. denuncia degli apazi che sono stati confiscati.


Cirant Milano: prontuario molto preciso e dettagliato di chi può scioperare. Dare indicazioni specifiche. Formare un gruppo.


Roma: indicare a OOSS di mandare indizione nei posti.


Genova: lo scorso anno abbiamo raggiunto tante donne, anche chi non ha mai scioperato. Non lasciamo indietro nessuna. Abbiamo raggiunto spazi vastissimi che non dobbiamo tralasciare. Per metà-fine aprile mobilitazione a Ventimiglia.


SINTESI: cortei nelle piazze; forme di condivisibilità; per chi non può scioperare forme alternative; esporre striscioni; risponditore automatico: oggi sciopero globale delle donne; momenti di visibilità sul lavoro; inchieste sui luoghi di lavoro; condividere tutte le pratiche che ci vengono in mente; pratiche di altri paesi; scambio internazionale.
Infine su questione aborto-viene ricordato il 40° legge 194- frontiere, migrazione, razzismo occorre un’assemblea dopo l’8/3. Si rimanda in lista per luogo-auspicabile, sud e data orientativa fine aprile.

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