Da left:
Sparate alle comuniste nei genitali. Mutilate le donne. È l’ultimo ordine che il crudele, violento presidente machista delle Filippine,
Rodrigo Duterte, ha dato per fermare le donne della guerriglia del
Paese. «Ci sono delle donne col fucile? Noi non vi uccideremo, vi spareremo solo nella vagina»,
perché le donne «senza “bisong”, senza vagina, sono inutili» ha detto
il presidente alle divise. Perfino il Poco, – l’ufficio operativo della
comunicazione presidenziale -, nella città di Malacanang, nella
trascrizione ufficiale del suo discorso, ha censurato la parola con un
trattino, mentre la folla di soldati che ascoltava Duterte, rideva.
«È l’ultima dichiarazione misogina, denigratoria, avvilente che ha
fatto sulle donne» ha detto Carlos Conde, ricercatore di Human Rights
Watch, che ha ricordato che il presidente «aveva già incitato l’esercito
a commettere violenza sessuale durante il conflitto armato, una violazione della legge internazionale umanitaria».
Compito del governo è assicurarsi che le donne vengano protette dallo
Stato e non che lo Stato compia violenza su di loro, ha ribattuto
dall’ong Chr Jacqeline de Guia. «Incoraggia la violenza sulle donne,
contribuisce all’impunità, si conferma come il più pericoloso macho-fascista al potere»
ha subito dichiarato Emmi de Jesus, membro di Gabriela,
un’organizzazione di sinistra e femminista delle Filippine: «Porta il
terrorismo di Stato contro le donne e le persone ad un nuovo livello, è
l’incarnazione del fascismo e della misoginia in una sola persona».
La Corte Criminale Internazionale ha aperto un’indagine preliminare
contro il presidente per “crimini commessi contro l’umanità” per le
migliaia di omicidi extragiudiziali commessi nelle Filippine su suo
ordine, durante la brutale guerra alla droga dichiarata da quando è diventato Capo dello stato nel 2016: oggi, quasi due anni dopo, sono almeno 4mila i morti
il cui sangue ha bagnato le strade del suo Stato. Adesso, per le nuove
critiche piovute da ogni lato verso Manila, per la sua continua
incitazione alla violenza e violazione dei diritti umani, Duterte ha
fatto rispondere al suo portavoce Harry Roque: «le femministe stanno
esagerando, era solo uno scherzo divertente, ridete e basta».
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