Solidarieta’ ad Alessia e Lorenzo, lavoratori e rappresentanti COBAS dell’ospedale Spallanzani di Roma, colpiti
dalla repressione aziendale per avere denunciato la malasanità e il netto
peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari
Le lavoratrici
e i lavoratori del Policlinico di Palermo, aderenti allo SLAI Cobas sc
esprimono la propria solidarietà ai due infermieri e rappresentanti sindacali
Cobas dell’ospedale Spallanzani di Roma, sottoposti a provvedimento
disciplinare e sospesi per 4 mesi dal lavoro, senza retribuzione, per avere
giustamente denunciato il netto peggioramento dell’assistenza ai malati e delle
condizioni di lavoro dei dipendenti del suddetto nosocomio.
Come si è
potuto e si può a tutt’oggi ben vedere dal sud al nord del Pese, le disastrose
riforme/privatizzazione della sanità pubblica operate via via negli anni, sia
dai governi di centrodestra che da quelli di centrosinistra, hanno portato ad
un sempre maggiore smantellamento del SSN, con gravi conseguenze per malati e
lavoratori del comparto.
Anche le
lavoratrici e i lavoratori Policlinico
di Palermo, che hanno vissuto e continuano a vivere sulla propria pelle gli
effetti nefasti dell’aziendalizzazione degli ospedali, sono stati colpiti dalla
repressione aziendale e di stato ( con multe e denunce penali) soprattutto in
questi ultimi anni, per aver lottato e denunciato senza mezzi termini, finanche
in un programma in diretta di una TV privata regionale, la malasanità
imperante, l’emergenza igienico-sanitaria
ed il mancato riconoscimento dei sacrosanti diritti delle lavoratrici e
dei lavoratori, a cominciare dalla sicurezza sul lavoro.
La dirigente
dello SLAI Cobas sc. Policlinico, per tali ragioni, ha subito ben 5
provvedimenti disciplinari, tesi al licenziamento,di cui due con sospensione
dal lavoro per complessivi mesi 3, ovviamente senza stipendio.
I vertici
aziendali e i sindacati collusi si erano illusi che potesse essere più facile
fermare una donna.
Ma la
repressione non ha affatto arrestato la ribellione e la lotta soprattutto delle
lavoratrici dello SLAI Cobas sc., che hanno continuato a portarla avanti, con
forza, coraggio e determinazione, anche nei tribunali, civili e penali,
oltreché nelle piazze, contro la politica antipopolare e scellerata dei governi
succedutosi, compreso l’attuale moderno fascista Gentiloni/Renzi,che ha dato un
ulteriore colpo di scure al fondo sanitario nazionale con ingenti tagli anche
quest’anno (422 milioni di euro), subordinando ancor più i diritti di malati e
dipendenti al risparmio e ai profitti delle aziende ospedaliere.
Contro tutto
ciò le lavoratrici dello SLAI Cobas sc hanno anche istituito uno “SPORTELLO
APERTO” di denuncia e lotta,per le
lavoratrici, di ruolo e precarie, che sono quelle che subiscono maggiormente il
supersfruttamento, il peggioramento delle proprie condizioni di salute, il
sottosalario, le pressioni, i ricatti, le discriminazioni, il mobbing, le
molestie ecc. Iniziativa che ha dato i
suoi frutti all’interno del Policlinico, ma in passato, anche in altri
ospedali, come il Civico e l’Ospedale dei bambini.
CONTRO LA POLITICA MODERNO FASCISTA DEI TAGLI E DELLA MACELLERIA SOCIALE, CHE COLPISCE
PESANTEMENTE ANCHE IL SSN, I MALATI E I LAVORATORI DEL SETTORE!
CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE E DELLE SUE AVANGUARDIE!
SVILUPPARE COBAS DAPPERTUTTO E COSTRUIRE UN COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE
LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLA SANITA’!
Lavoratrici/lavoratori SLAI Cobas sc.
Policlinico Palermo Pa, 11.09.2017
Nessun commento:
Posta un commento