Continuano ad arrivare messaggi di solidarietà e adesioni all'appello, lanciato ieri, 7 luglio a L'Aquila, davanti al Tribunale. L'appello si può sottoscrivere on line scrivendo a mfpraq@autistici.org e a mfpr.naz@gmail.com.
Di seguito una breve rassegna stampa.
Da Abruzzoweb un articolo che ha riportato 35.000 like su FB. Speriamo arrivino altrettante adesioni all'appello:
L'AQUILA: SOLIDARIETA' A NADIA LIOCE RACCOLTA FIRME DAVANTI AL TRIBUNALE
Pubblicazione: 07 luglio 2017 alle ore 10:02
L'AQUILA - "41 bis uguale tortura, solidarietà a Nadia Lioce".
Recita così la frase apparsa questa mattina su uno striscione apposto dal movimento femminista proletario rivoluzionario del capoluogo sui cancelli del tribunale dell'Aquila, dove si svolgeva il processo a Nadia Desdemona Lioce e dove si è svolta anche una raccolta firme contro il carcere duro per la brigatista rossa, sostenuta con volantini dove si chiede "la difesa delle condizioni di vita della Lioce, unica donna, prigioniera politica, sottoposta da circa 12 anni a un duro regime di 41 bis".
La 58enne foggiana sta scontando nel carcere delle Costarelle tre ergastoli per atti terroristici legati agli omicidi dei giuslavoristi Massimo D’Antona e Marco Biagi e del poliziotto Emanuele Petri, ferito a morte nel 2003 durante la cattura della Lioce.
La brigatista è sotto processo anche per oltraggio a pubblico ufficiale e disturbo dell’occupazione e del riposo del personale, per fatti che risalgono a 3 anni fa.
"Il 41 Bis è un regime dove perdi totalmente la gestione della tua vita - si legge ancora sullo striscione - spesso anche dei tuoi pensieri. Ti spogliano della tua identità, diventi a tutti gli effetti un fantasma. Ti levano anche lo specchio, per non farti specchiare per farti sentire nell'ombra".
Tra gli argomenti del movimento femminista a sostegno della Lioce: il fatto che vengano eseguite perquisizioni corporali quando si esce per l'ora d'aria, il totale divieto di comunicare con altre detenute e la inesistente corrispondenza con l'esterno per la forte censura.
Condizioni queste che per le femministe proletarie "ledono completamente i diritti umani e delle donne - come si legge in un volantino - E verso Nadia Lioce si tratta di una repressione da parte dello Stato, che ha anche lo scopo di punire una donna che continua ribellarsi". (a.c.p.)
Recita così la frase apparsa questa mattina su uno striscione apposto dal movimento femminista proletario rivoluzionario del capoluogo sui cancelli del tribunale dell'Aquila, dove si svolgeva il processo a Nadia Desdemona Lioce e dove si è svolta anche una raccolta firme contro il carcere duro per la brigatista rossa, sostenuta con volantini dove si chiede "la difesa delle condizioni di vita della Lioce, unica donna, prigioniera politica, sottoposta da circa 12 anni a un duro regime di 41 bis".
La 58enne foggiana sta scontando nel carcere delle Costarelle tre ergastoli per atti terroristici legati agli omicidi dei giuslavoristi Massimo D’Antona e Marco Biagi e del poliziotto Emanuele Petri, ferito a morte nel 2003 durante la cattura della Lioce.
La brigatista è sotto processo anche per oltraggio a pubblico ufficiale e disturbo dell’occupazione e del riposo del personale, per fatti che risalgono a 3 anni fa.
"Il 41 Bis è un regime dove perdi totalmente la gestione della tua vita - si legge ancora sullo striscione - spesso anche dei tuoi pensieri. Ti spogliano della tua identità, diventi a tutti gli effetti un fantasma. Ti levano anche lo specchio, per non farti specchiare per farti sentire nell'ombra".
Tra gli argomenti del movimento femminista a sostegno della Lioce: il fatto che vengano eseguite perquisizioni corporali quando si esce per l'ora d'aria, il totale divieto di comunicare con altre detenute e la inesistente corrispondenza con l'esterno per la forte censura.
Condizioni queste che per le femministe proletarie "ledono completamente i diritti umani e delle donne - come si legge in un volantino - E verso Nadia Lioce si tratta di una repressione da parte dello Stato, che ha anche lo scopo di punire una donna che continua ribellarsi". (a.c.p.)
Il Centro del 7.07.2017:
Di seguito altri messaggi pervenuti:
Oggi,
durante il presidio davanti al Tribunale in solidarietà con Nadia, si è
avvicinato un disoccupato che ci ha detto: “a quando una campagna contro la
tortura sociale? Anche stare senza lavoro è una tortura! Ci sono donne e uomini
che né dai padroni, né dalle istituzioni hanno una risposta e non gli resta
altra strada che il suicidio per dire l'ultima parola”. Noi gli abbiamo risposto
che anche le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti a tortura se lottano e
non è per la fatica, ma per il mobbing, quindi niente suicidio, ma lotta e
unità di classe.
Solidarietà
a Nadia!
Operaie
del commercio, slai cobas per il
sindacato di classe
- L’Aquila
7-7-2017
processata ancora per aver fatto
chiasso in cella !!! dopo il regime carcerario ormai conosciutissimo
dell'applicazione del 41 bis nel carcere de l'Aquila dopo la disumana tortura
bianca noi operai della Pasquinelli solidarizziamo e urliamo a gran voce
che non ci stiamo all'accanimento contro la compagna Nadia Lioce, la sua voce è
il nostro eco non ci avrete mai come volete voi perchè questo sistema non
potra' mai cambiare quello che pensiamo e Nadia ne è l' esempio noi siamo
le operaie e gli operai che ogni giorno senza mai mollare lottano per i diritti
soprattuto le donne che sono costrette a vivere un sistema fatto di doppie
catene,moderno medioevo, di violenze e torture !
Nadia una di noi !
Raffaella Loperfido, per le operaie e operai della Pasquinelli –
Taranto
7-7-2017
NADIA...
SI È RINVIATO AL 15 /9/17..... QUESTO PROCESSO ASSURDO NEI TUOI
CONFRONTI....NOI SIAMO CON TE , PERKE' DOBBIAMO FAR ABOLIRE QUESTO
REGIME CARCERARIO ,CHE ANNIENTA L'ESSERE UMANO....TU SEI UNA GUERRIERA E
RESISTI.....
#SOLIDARIETAXNADIASENZASESENZAMA#
8-7-2017
NADIA...
SI È RINVIATO AL 15 /9/17..... QUESTO PROCESSO ASSURDO NEI TUOI CONFRONTI....NOI SIAMO CON TE , PERKE' DOBBIAMO FAR ABOLIRE QUESTO REGIME CARCERARIO ,CHE ANNIENTA L'ESSERE UMANO....TU SEI UNA GUERRIERA E RESISTI.....
#SOLIDARIETAXNADIASENZASESENZAMA#
8-7-2017
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