07/08/14

Dal presidio davanti la Prefettura delle lavoratrici del Policlinico in lotta

Milano, 6 agosto 2014 - A cura della compagna dell’ mfpr- Milano che ha partecipato al presidio
 
“Abbiamo fatto di tutto, ma non abbiamo ancora un posto di lavoro, per questo oggi siamo in Prefettura”
Stanche, nervose perché da 37 giorni in lotta quotidianamente. Abbiamo una famiglia. E’ una lotta per una causa giusta.
Continua il presidio permanente e l’occupazione permanente del tetto del Policlinico.
Diverse le iniziative messe in campo in oltre un mese: l’occupazione della struttura di Expo 2015 in Cairoli per dare visibilità alla nostra lotta, dove è intervenuta la polizia;
il presidio alla Tempor di via Turati in seguito al quale ci è stato detto che ci avrebbero dato una risposta per un incontro
Le organizzazioni sindacali concertative hanno firmato un accordo che è una bufala, in cui si fanno solo dichiarazioni d’ intenti per cui nei prossimi sei mesi faranno una ricognizione degli ospedali lombardi e in cui si indica genericamente che sono disponibili una decina di posti OSS, ma, nell’accordo, non si dice che questi posti verranno occupati da queste lavoratrici. Non ci sono garanzie.
In merito al concorso espletato dal Policlinico: giusto che ci sia stato, il problema è che il bando non prevedeva alcun requisito, solo l’attestato OSS. Il Policlinico c’entra perché con quale criterio ha tenuto 33 lavoratrici? Deve rispondere sulla base della trasparenza degli atti. Inizialmente (prima del bando. Ndr) era stato affermato che si sarebbe tenuto conto di anzianità di servizio, esigenza di famiglia etc.
Per oggi era stato chiesto un incontro a cui partecipassero Tempor, Policlinico, Regione, OOSS, ma sono presenti solo funzionarie della prefettura.
Nei giorni scorsi abbiamo fatto un appello pubblico sia al Prefetto che all’ Arcivescovado che a Dario Fo.
Sabato mattina siamo state ricevute dalla Curia che si è preoccupata dal punto di vista umano delle persone; il referente per il lavoro si è impegnato affinchè le OOSS che non vogliono i lavoratori agli incontri ufficiali, si arrivi a un incontro con OOSS, Tempor, Policlinico, Regione.
E’ importante che ci sia la Regione perché questa può essere il primo caso visto che si parla di reinternalizzazione soprattutto nel servizio alla persona, ma no ai concorsi che escludano chi ha dato una vita.
L’ accordo di ieri (5 agosto ndr) è solo una dichiarazione di intenti, in quanto lascia in una situazione indeterminata chi deve sopravvivere. Si dice solo che c’è l’esigenza di 2 operatori al Niguarda e sei a Melzo, non dettagliando nulla.
Circa 20  gg fa Tempor aveva proposto che dal 1° settembre iniziassero a lavorare in 50 tra Melzo e Melegnano. Melegnano è attualmente commissaria perché la Colocoop è indagata su questione Expo. In particolare, è stato utilizzato personale ATA che non può svolgere funzioni di OSS, quidni si ha carenza di OSS che l’ospedale sta richiedendo.
La proposta è sparita.
Bisogna inoltre ricordare che, siccome doveva sparire la figura di ausiliario, queste lavoratrici hanno fatto un corso a pagamento – circa 2400 €- per acquisire l’attestato di OSS.
Risulta estremamente curioso, poi, in questa vicenda che una delle Coop abbia la stessa sede legale della Tempor.
Ricordiamo, infine, che queste lavoratrici sono state assunte con contratto a tempo indeterminato a chiamata, contratto che prevede sei mesi di integrazione di circa 520€
Nell’incontro odierno la Prefettura si è detta disponibile a fare la mediazione affinchè si arrivi ad un tavolo con i soggetti interessati

Nessun commento: