13/04/14

Indietro non torniamo! No al "marcio" corteo dei NO194!

Indietro non torniamo! Il diritto d’aborto non si tocca!

Il 12 Aprile a Milano un nutrito gruppo di femministe del movimento femminista proletario rivoluzionario e di un altro genere di comunicazione, a cui si sono unite alcune compagne della consultoria di Milano e del Cacomela di Bologna, ha animato un presidio per opporsi e contrastare sul campo la macabra marcia dei fascisti integralisti NO194.



Il contropresidio è stato reso visibile da volantinaggi di controinformazione, cartelloni e slogan.
Ma, soprattutto, il contropresidio ha permesso alle tante donne che  si sono trovate inaspettatamente di fronte a una scena con macabre croci con fetini, volantini di negazione del diritto di scelta delle donne  e di  intimidazione verso le donne  di trovare  le femministe a contrastare sul campo i clerico-fascisti, tante hanno ringraziato,  si sono sentite risollevate dal senso di profonda offesa,  preoccupazione, di rinnovata oppressione  e rabbia perché si fosse permesso questo odioso corteo  e sostenuto e apprezzato il contropresidio. Ma è avvenuto molto di più, le donne che hanno animato il presidio hanno osato andare, fare incursioni dentro il concentramento dei clerico-fascisti, sfidandoli,  per fotografare da vicino i loro mortiferi simboli, a dire loro: ”vergognatevi, voi uccidete, non le donne che abortiscono”, non ci siamo lasciate relegare in un angolo della piazza
 
Un contropresidio di denuncia anche verso le istituzioni che permettono le veglie di preghiera davanti agli ospedali, come anche il corteo dei NO 194, delle frange più oltranziste del fondamentalismo cattolico che contribuiscono ad alimentare un humus reazionario e maschilista.

Come abbiamo affermato nella necessaria ripresa del nostro 8 Marzo rosso, di lotta contro la mercificazione di questa giornata simbolicamente e praticamente  importante per le donne in tutto il mondo – NON ABBIAMO NULLA DA FESTEGGIARE- ABBIAMO TANTO PER CUI LOTTARE- coerentemente anche il 12 aprile abbiamo voluto come lavoratrici, precarie, disoccupate in lotta per difendere e conquistare diritti e dignità abbiamo scelto la via della lotta e del contrasto sul campo a chi vuole negarci la vita stessa. Di questo siamo orgogliose perché abbiamo dato voce alla necessaria ribellione delle donne ed ha unito le giovani ribelli alle donne quotidianamente in lotta contro la doppia oppressione.

Doppiamente orgogliose e fiere perché questa è la città che ha visto nel 2006 oltre 200.000 donne scendere in piazza contro gli attacchi al diritto d’aborto ed è la città Medaglia d’oro alla Resistenza: noi non vogliamo seppellire la memoria, ma renderla viva quotidianamente e, a pochi giorni dal 25 aprile e dal 36° anniversario della 194, non potevamo permettere di lasciare sfilare tranquillamente i clerico fascisti antiabortisti.

Al passaggio dell’ esiguo  corteo (non più di 150)- anche questo dato ci ha reso ottimiste, è stato motivo di gioia-, abbiamo lanciato slogan di aperta battaglia:
FASCISTI E REAZIONARI, PASSERETE UN GUAIO NOI NON TORNEREMO A PREZZEMOLO E CUCCHIAIO !
MA QUALE STATO MA QUALE DIO SUL MIO CORPO DECIDO IO!

Come abbiamo affermato nella piattaforma dello sciopero delle donne del 25 novembre 2013: difesa ed ampliamento del diritto d’aborto, abolizione dell’obiezione di coscienza nella 194. Questo serve, oggi.

Milano, 13 aprile 2014
Le compagne del movimento femminista proletario rivoluzionario - Milano

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