Di seguito la nota diffusa dall'ufficio stampa: Il coordinamento
calabrese 194 sarà in piazza il 12 aprile, giornata in cui i no-choice
manifesteranno a Milano contro la 194, per riaffermare il diritto delle
donne all'autodeterminazione e alla libertà di scelta. A Reggio Calabria
in Piazza Camagna dalle 17.30 fino alle 20.00 e a Cosenza in Corso
Mazzini (all'altezza del Bar Royale- Banca Intesa) dalle 10.00
alle 13.00. Lo faremo non contro manifestando ma utilizzando il
“Consultorio in piazza”, già sperimentato dalle donne reggine l'8 marzo
scorso, come momento per riaprire il confronto con le donne , le giovani
in particolare, facendo informazione su sessualità, contraccezione,
aborto, maternità consapevole. Per riappropriarci degli spazi pubblici
e riportare quindi questi temi fuori dal privato, rendendoli di nuovo
politici, riaprendo il discorso non in modo medicalizzato, ma attraverso
l'ascolto e il confronto tra donne. Il nostro corpo ci appartiene come
la scelta di diventare madri o no, pretendiamo quindi che lo stato
tuteli la nostra salute e la garantisca attraverso la piena applicazione
della 194. Raccoglieremo inoltre le firme per una petizione sulla
RU-486 (pillola abortiva) che attualmente in tutta la Calabria viene
distribuita in solo due Ospedali. Difendiamo l'applicazione della
194/78 perché riaprendo vecchi dibattiti nel tentativo di cancellarla
si annulla l'attenzione nei confronti della donna e della sua salute,
malgrado, dopo la sua entrata in vigore, gli aborti in Italia si siano
ampiamente ridotti. Se fosse abrogata la 194 di fatto si ritornerebbe
agli aborti clandestini, ai viaggi all’estero, al “privato”, al mercato
nero delle pillole abortive.
Troppi gli attacchi :
L’ingresso di personale del Movimento per la Vita nei consultori, esautorandoli in questo modo della loro funzione laica a tutela della salute delle donne;
Depauperazione dei consultori attraverso tagli economici ingenti;
Difficoltà sempre maggiori nella erogazione della Ivg nelle strutture pubbliche a causa di percentuali altissime di obiettori di coscienza;
Ostruzionismo politico che rende difficoltosa l’introduzione della RU846 (interruzione di gravidanza farmacologica, senza necessità di intervento chirurgico);
Difficoltà di accesso alla contraccezione di emergenza (cosiddetta pillola del giorno dopo);
Costanti manifestazioni ed iniziative di varia natura di associazioni pro-life che vorrebbero l’abrogazione della 194/78 e che mirano a stigmatizzare le scelte delle donne arrivando a definirle “assassine”.
La legge 40 sulla procreazione assistita: solo due giorni fa la Corte Costituzionale ha dichiarato finalmente l'illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso alla fecondazione eterologa nei casi di infertilità assoluta;
Per una scelta genitoriale consapevole occorrono invece corsi di educazione sessuale nelle scuole, accesso libero ed informato alla contraccezione preventiva e d’emergenza e fondi maggiori ai consultori.
“Nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, ne, tanto meno, di una religione." (Stefania Noce)
Coordinamento Calabrese 194
Troppi gli attacchi :
L’ingresso di personale del Movimento per la Vita nei consultori, esautorandoli in questo modo della loro funzione laica a tutela della salute delle donne;
Depauperazione dei consultori attraverso tagli economici ingenti;
Difficoltà sempre maggiori nella erogazione della Ivg nelle strutture pubbliche a causa di percentuali altissime di obiettori di coscienza;
Ostruzionismo politico che rende difficoltosa l’introduzione della RU846 (interruzione di gravidanza farmacologica, senza necessità di intervento chirurgico);
Difficoltà di accesso alla contraccezione di emergenza (cosiddetta pillola del giorno dopo);
Costanti manifestazioni ed iniziative di varia natura di associazioni pro-life che vorrebbero l’abrogazione della 194/78 e che mirano a stigmatizzare le scelte delle donne arrivando a definirle “assassine”.
La legge 40 sulla procreazione assistita: solo due giorni fa la Corte Costituzionale ha dichiarato finalmente l'illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso alla fecondazione eterologa nei casi di infertilità assoluta;
Per una scelta genitoriale consapevole occorrono invece corsi di educazione sessuale nelle scuole, accesso libero ed informato alla contraccezione preventiva e d’emergenza e fondi maggiori ai consultori.
“Nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, ne, tanto meno, di una religione." (Stefania Noce)
Coordinamento Calabrese 194
Nessun commento:
Posta un commento