Di seguito, l’indizione dello sciopero delle donne per il 25 novembre, da parte dello Slai Cobas per il sindacato di classe.
Potete scaricarlo, completo di piattaforma da qui,
per adattarlo alle singole realtà lavorative. Per ulteriori
informazioni scrivere a anchioscioperodonne@inventati.org. Per dettagli
tecnici scrivere invece a slaicobasta@gmail.com
Slai Cobas per il sindacato di classe
Sede legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com – C.F. 90177580736
TA. 31.10.13All. 1
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Coord. Amm.vo
Al Dipartimento Funzione Pubblica
Al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali
AL MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alla Commissione di Garanzia
Alla Confindustria -Roma
alla Confcommercio – Roma
Alla Confesercenti- Roma
alla Confcooperative – Roma
Alla lega cooperative – Roma
alla Confagricoltura – Roma
epc
alla commissione pari opportunità viceministro M.C. Guerra
alla Presidente della Camera, Boldrini
OGGETTO: PROCLAMAZIONE SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DELLE LAVORATRICI IN DATA 25 NOVEMBRE 2013.
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe,
in riferimento alla decisione assunta dalle assemblee delle donne a Roma
nelle giornate del 18 e 19 ottobre, comunica con la presente nota laproclamazione dello “sciopero delle donne” che si svolgerà a livello nazionale e per l’intera giornata del 25 novembre 2013 (in coincidenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne), in tutti i settori lavorativi privati, cooperativi e pubblici e riguarderà tutte le lavoratrici indipendentemente dal loro contratto di lavoro.
La motivazione dello sciopero riguarda sia la questione dei femminicidi e stupri, sia la condizione di lavoro e di vita delle donne
Si allega la piattaforma dello sciopero decisa dalle promotrici dello sciopero
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe, accetta le limitazioni imposte dalle leggi e dai contratti di lavoro.
Si fa presente che ai sensi dell’art. 28 L. 300/70 nessuna lavoratrice che aderisca allo sciopero deve subire limitazioni o essere oggetto di interventi disciplinari per aver esercitato questo diritto tutelato da leggi e Costituzione.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
coordinatrice nazionale
Calderazzi Margherita
per com. 74121 Taranto via Rintone, 22 – slaicobasta@gmail.com – T/F 0994792086 – 347530170
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COSA NON VOGLIAMO:
- NO all’intensificazione della presenza/controllo di Forze dell’ordine: polizia, carabinieri, ecc. nelle città, nelle strade – non vogliamo che gli stessi che nelle carceri, nei Cie, usano anche stupri e molestie, offese sessuali contro le donne, che ci manganellano nelle lotte, siano messi a “difenderci”;
- NO a Task force che alimentano un clima securitario, di controllo sociale che si traduce in minore libertà, meno diritti per le donne. SI, invece, ad “illuminare” e rendere luoghi pieni di vita, ogni zona delle città e dei paesi, favorendo l’apertura 24 ore su 24 di locali, centri, parchi, e la gestione libera di essi da parte di organismi di donne.
- NO alla trasformazione dei processi per stupro in atti d’accusa e indagine sulla “morale” delle donne;
- NO a consultori o centri confessionali trasformati in luoghi di controllo/repressione delle scelte delle donne
E COSA VOGLIAMO:
- “case delle donne” in ogni città, e quartiere di grande città, gestiti dalle donne, di denuncia e di lotta, con servizi gratuiti di avvocati, medici, psicologi, esperti scelti dalle donne.
- interventi immediati contro i maschi denunciati per violenze, stalking, molestie sessuali, maltrattamenti.
- Via subito dai posti di lavoro, da posti istituzionali chi esercita molestie, violenze sessuali.
- Divieto di permanenza in casa di mariti, conviventi, padri, fratelli denunciati per violenze, maltrattamenti;
- Procedura d’urgenza nei processi per stupro e femminicidi e accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne -
patrocinio gratuito per le donne – Classificazione del reato di stupro tra i reati più gravi del sistema penale
- Semplificazioni e procedure d’urgenza per le cause di separazione e divorzi, patrocinio gratuito alle donne
- Divieto dell’uso del corpo femminile a fini pubblicitari e dell’uso sessista del linguaggio
- Abolizione nelle scuole e università di testi sessisti, con contenuti discriminatori, via i professori che li propagandano.
Contro le discriminazioni, oppressioni che sono alla base delle violenze sessuali e femminicidi
- Lavoro per tutte le donne – Reddito minimo garantito a tutte le donne, perchè la dipendenza economica non sia di ostacolo alla rottura di legami familiari
- Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari – Pari salario a pari lavoro
- Divieto di indagine su condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, per assunzioni o licenziamenti
- Diritto di cittadinanza e uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le donne immigrate
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario – abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro
- Nessuna persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai servizi sociali e al reddito minimo garantito
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, abolizione nella L.194 dell’obiezione di coscienza e gratuità degli interventi e delle strutture, consultori laici gestiti e controllati dalle donne.- Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari e sociali
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