Donald Trump ha ordinato di distruggere 9,7 milioni di dollari di contraccettivi destinati alle donne in aree di crisi all'estero. La decisione è stata confermata dal Dipartimento di Stato. Secondo quanto riferito da fonti interne all'amministrazione Trump l'operazione dovrebbe concludersi entro luglio e costerà ai contribuenti americani 167mila dollari.
A quanto risulta i contraccettivi, principalmente dispositivi intrauterini e impianti anticoncezionali a lunga durata, erano destinati a donne residenti all'estero. In particolare, le scorte sarebbero dovute arrivare in Africa, dove sarebbero state impiegate per contrastare il fenomeno degli aborti illegali e non sicuri. L'amministrazione ha motivato la decisione con il fatto che attualmente non ci sarebbero "acquirenti idonei" a cui vendere i dispositivi. Questo perché – spiega il Guardian – le leggi statunitensi impediscono di inviare aiuti a organizzazioni che supportano o forniscono direttamente servizi di aborto e consulenza alle donne all'estero.
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