14/07/25

Ma quale "contro le guerre" - Occorre essere chiari, basta con le ipocrisie, ambigue e opportuniste

Dal blog proletari comunisti

Perchè c'è differenza tra la guerra in Ucraina e il genocidio in Palestina - Editoriale

I mass media, i telegiornali mettono di fatto sullo stesso piano l'Ucraina e Gaza, tutte e due interne ad una "guerra" generica. Ma questo è parte della propaganda borghese. Il problema è che anche in alcune mobilitazioni si dicono parole d'ordini, si portano contenuti ambigui, si parla genericamente di "guerra", a cui viene controproposta la "pace", non la resistenza armata dei popoli. 

Tutto questo ha l'effetto di sminuire il genocidio in corso in Palestina e di sottrarsi opportunisticamente dal necessario schierarsi, senza se e senza ma, dalla parte della resistenza palestinese.

In Ucraina, l'abbiamo detto dall'inizio, è in atto una guerra inter imperialista per interposta persona del governo Zelensky, che vede da un lato imperialismo americano/Nato, con la collaborazione attiva di tutti i paesi imperialisti della UE e altre potenze occidentali, dall'altro l'imperialismo russo: sono due eserciti imperialisti che si combattono (chiaramente come tutti gli eserciti imperialisti impongono il reclutamento forzato e fanno morire tantissimi giovani da una parte e dall'altra). L'obiettivo è una nuova spartizione del mondo, per il possesso/controllo delle fonti energetiche, delle materie prime fondamentali, delle vie di transito; con all'orizzonte una nuova guerra inter imperialista per i profitti e il dominio nel mondo.

Per questo si fanno Conferenze a ogni livello, per questo gli Usa e tutti i paesi imperialisti occidentali mandano fondi e armamenti all'Ucraina, per questo vi sono le sanzioni alla Russia (al di là della loro efficacia), per questo un "attore comico", Zelensky, amico di nazisti, diventato presidente dell'Ucraina, va ad ogni consesso, gira il mondo, fa incontri con i capi di Stato e di governo (al di là poi dei risultati concreti). Viene ricevuto in Italia con gli onori dal Presidente Mattarella, che va al di là della sua funzione, promettendo più sostegni; viene ricevuto dal nuovo burocrate Papa Leone IVX che dicendo 3 volte "pace" pensa di "lavarsi la coscienza". 

In Palestina, a Gaza, in Cisgiordania è in atto una feroce guerra genocida contro l'intero popolo palestinese, per schiacciarlo, deportarlo, cacciarlo dai suoi territori, per l'occupazione da parte di Israele dell'intera area, per rafforzare nel Medio Oriente l'imperialismo, tramite l'egemonia militare, politica della "Grande Israele", e imporre nelle nazioni dell'area regimi sempre più al servizio delle mire imperialiste, che chiaramente anche qui hanno al fondo grossi interessi economici, geostrategici.

In Palestina tutti gli imperialisti, in primis chiaramente quello Usa, sono uniti, sono complici, sostengono militarmente, politicamente Israele. Non c'è, almeno per ora, una guerra inter imperialista, ma una guerra di Israele e dei paesi imperialisti contro un intero popolo, che si estende verso quei paesi, adesso l'Iran, che non vogliono ora accettare i diktat, la supremazia dell'imperialismo Usa e del suo avamposto nell'area, Israele.

Qui non ci sono grandi Conferenze internazionali, come l'ultima sulla "ricostruzione e più armi a Zelensky", con tutti i capi imperialisti a fare show, e la servetta Meloni a dire sempre Si a Trump. Non ci sono sanzioni ad Israele - anzi, i mandati di arresto della Corte Penale Internazionale sono "non pervenuti" e Netanyahu può girare in Europa, come negli Usa. Non ci sono i Mattarella e il papa a ricevere rappresentanti del popolo palestinese. Al massimo ci sono tentativi di Tavoli per un "cessate il fuoco" momentaneo che ora sempre più si rivela, anche se venisse attuato, non una boccata d'ossigeno per le migliaia di morti, per la morte lenta e inesorabile per fame, sete, mancanza di medicine, di centinaia di bambini, donne, uomini; ecc, per le distruzioni, ma, come scrive anche qualche giornalista: un’opportunità tattica per consolidare il controllo territoriale su Gaza, per aumentare l'azione criminale di Israele, gli assassinii nazisti delle belve dei coloni in Cisgiordania, per rafforzare i piani strategici di "pulizia etnica" di Gaza.

La "ricostruzione", mentre per l'Ucraina sono miliardi (certo, pochissimi e di cui beneficeranno essenzialmente le grandi Multinazionali del paese e dei paesi imperialisti, con l'Italia della Meloni che cerca di farsi largo, beneficeranno gli oligarchi ucraini, non la popolazione ucraina; e ancora fondi per gli armamenti scaricati da Trump, tramite Nato, sui paesi europei); per Gaza sono le mega prigioni/lager in cui rinchiudere migliaia di Palestinesi in attesa della completa deportazione, e la ricostruzione sarebbe esplicitamente per fare di Gaza, liberata dai palestinesi, un giardino di lusso per i coloni e i ricchi stranieri.

Per tutto questo, il cuore della solidarietà, del sostegno alla resistenza, della lotta contro i mostri imperialismi è e non può che essere la Palestina. Se il popolo palestinese, nonostante la terribile situazione, resiste e frena i piani genocidi di Israele e imperialisti, dà un enorme aiuto a tutti i popoli, i proletari oppressi, compreso il popolo ucraino, che deve liberarsi dall'imperialismo e dal governo fantoccio di Zelensky, assetato di armi.

proletari comunisti 

13 luglio 2025 

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