Proprio mentre si stava tenendo l'assemblea nazionale di NUDM a Firenze è
arrivata la notizia che la Giunta della regione Lazio a guida Rocca
intende richiedere la "liberazione" dell'immobile.
Questa notizia è
stata accolta con il giusto sdegno e l'assemblea ha fatto propria la
proposta delle compagne di Lucha di tenere l'assemblea nazionale de
NUDM post manifestazione del 25 novembre presso lo spazio anche in
vista dell'udienza per richiesta di risarcimento a carico di una
compagna che si terrà l'indomani.
Forte solidarietà e sostegno a Lucha y Siesta
Di seguito il comunicato di Lucha y Siesta
mfpr - Milano
COMUNICATO STAMPA
𝟗𝟑
𝐅𝐄𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐂𝐈𝐃𝐈 𝐈𝐍 𝟗 𝐌𝐄𝐒𝐈. 𝐋𝐀 𝐑𝐄𝐆𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐋𝐀𝐙𝐈𝐎
𝐃𝐈 𝐑𝐎𝐂𝐂𝐀 𝐕𝐔𝐎𝐋𝐄 𝐂𝐇𝐈𝐔𝐃𝐄𝐑𝐄 𝐋𝐀 𝐂𝐀𝐒𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄
𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄 𝐋𝐔𝐂𝐇𝐀 𝐘 𝐒𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀
Roma, 9 ottobre 2023
Con
il 25 novembre alle porte e 93 femminicidi in soli 9 mesi, la Regione
Lazio vorrebbe porre fine a una delle esperienze più significative nel
contrasto alla violenza di genere.
5
anni fa era l'amministrazione Raggi, oggi è la Regione Lazio di Rocca;
cambiano i colori ma la violenza politica è la stessa: la Casa delle
Donne Lucha y Siesta è di nuovo sotto attacco e con lei tutta la rete
antiviolenza, tutto il movimento femminista e trasfemminista, l'intera
comunità di associazioni, persone singole, partiti politici e sindacati
che hanno reso possibile il sogno di Lucha alla Città.
Dopo
15 anni di costruzione di un presidio antiviolenza all'avanguardia, di
tavoli istituzionali che hanno condotto all'acquisizione da parte della
Regione Lazio dello stabile di proprietà ATAC e alla stesura di una
convenzione avanzata che riconoscesse formalmente alla comunità
l'immenso valore di Lucha y Siesta, si riparte dal via.
Due
anni fa infatti, la stessa Regione Lazio sotto la guida Zingaretti
aveva dichiarato salva l'esperienza di Lucha y Siesta, aggiudicandosi
all'asta l'immobile dell'ATAC in fallimento e mettendo a punto un'opera
di ingegneria giuridica innovativa – con una equipe fatta di
amministrativi, giuriste, attiviste e esperte in violenza di genere –
che, unendo Convenzione di Istanbul, legislazione per il contrasto alla
violenza di genere e legislazione sui Beni Comuni, avrebbe finalmente
dato un riconoscimento formale, tramite convenzione, a un'esperienza che
in quindici anni ha sopperito alle falle del sistema antiviolenza
locale e nazionale, sempre insufficienti in termini di accoglienza per
donne e minori in fuga dalla violenza, sempre carenti negli interventi
di prevenzione alla violenza di genere.
E
di nuovo sembra necessario spiegare che svuotare dei corpi –
richiedendo la liberazione dell’immobile – e di senso – predisponendone
la messa a bando – sia un atto politico inaccettabile, un’azione miope e
incompetente, una violenza istituzionale che non siamo disposte a
ricevere.
Ma non ci
stupisce che la Giunta Rocca pensi di poter cancellare Lucha y Siesta,
che porti avanti la politica del “far quadrare i conti” al di sopra
delle vite, che promuova paternalismo e assistenzialismo laddove
germoglia autonomia e autodeterminazione, che neutralizzi a servizio ciò
che è spazio bianco dell’immaginario femminista, l’unico in grado di
costruire le risposte adeguate all’inasprirsi di violenza, stupri e
discriminazioni. E che lo faccia pensando di non dover neanche
interloquire con le realtà che in questa Regione da decenni si occupano
di contrasto alla violenza di genere.
Non ci stupisce e allora non stupisca neanche la nostra risposta.
Non
cederemo di un millimetro, non ci nasconderemo dietro la burocrazia
amministrativa, non ci confonderemo dentro vuoti slogan, non
assomiglieremo alle vittime indifese che volete renderci e no, non ci
siederemo il prossimo 25 novembre su altre panchine rosse installate per
l’occasione.
Continueremo
a fare contrasto alla violenza con professionalità, a intrecciare
alleanze con passione e a resistere a questo nuovo attacco con la
moltiplicazione degli spazi di propagazione della cultura femminista e
transfemminista.
Intanto oggi bisogna impedire che questa delibera venga discussa e approvata.
Che sia chiaro, per il prossimo 25 novembre non vogliamo panchine rosse, vogliamo Lucha y Siesta!
E sappiamo che non continueremo da sol3, perché #luchasiamotutt3
Nessun commento:
Posta un commento