27/10/23

Non si tratta di suicidio ma di "femminicidio" - «Mi hanno violentata, non posso sopportarlo».

Così in una lettera alla famiglia ha scritto la studentessa francese, Julie, che si è tolta la vita nella casa in cui viveva a Lecce dove era in Erasmus da settembre, dicendo anche «è difficile rimanere soli» e «sopportare quello che è accaduto»; «Penso che è arrivato il momento di fermarmi qui, non ne posso più, mi dispiace mamma e papà»; «Non ce l'ho con nessuno perché mi avete tanto amata ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo». 

Inoltre è stato trovato un certificato medico rilasciato dal pronto soccorso in cui, pochi giorni prima del suicidio, la ragazza si sarebbe recata affermando di aver subito una violenza sessuale. I medici, a quanto si apprende, avrebbero rilevato abusi, termine che verrebbe usato nel certificato... abusi, stando a quanto riferito dalle studentesse agli investigatori, sarebbero avvenuti nella casa in cui viveva la 21enne e in cui è stato trovato il suo corpo.

Ora è indagato per violenza sessuale e istigazione al suicidio un ragazzo di 19 anni indagato, conosciuto tra i locali della movida leccese il 18 ottobre. 

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