17/06/23

Polonia grande manifestazione per l'aborto. Massimo appoggio

IL FETO VALE PIU' DELLA VITA DELLE DONNE! 

Anche in Italia, Roccella, Lollobrigida, Meloni, Gasparri hanno la stessa barbara posizione


Da Il Manifesto:

«Non una di più. Smettetela di ucciderci», è lo slogan scelto dalle donne che hanno protestato ieri pomeriggio in una cinquantina di città polacche dopo la morte di Dorota, deceduta il 24 maggio scorso per shock settico, alla 20ma settimana di gravidanza. Il personale sanitario dell’ospedale di Nowy Targ, nel sud della Polonia, avrebbe tentato di salvare la donna solo dopo la morte del feto: era ormai troppo tardi...

Due le indagini in corso sulla scomparsa di Dorota: una lanciata dalla procura controllata dal «superministro alla giustizia», nonché numero uno di Sp Zbigniew Ziobro, e un’altra del Difensore dei diritti dei pazienti che ha già derubricato la questione a un «errore medico».

In Polonia l’interruzione di gravidanza resta legale quando la vita della paziente è in pericolo oppure in caso di stupro. Eppure, dopo la messa al bando dell’aborto terapeutico, sancita dalla sentenza del filogovernativo Tribunale costituzionale del 22 ottobre 2020, i medici, tra quelli che non si avvalgono dell’obiezione di coscienza, hanno paura di intervenire per evitare conseguenze penali. E così la scelta di aspettare la morte del feto continua a mietere vittime tra le donne polacche.


MENTRE LO SHOCK setticemico resta la causa di morte più diffusa tra le donne a cui viene negato il diritto di interrompere una gravidanza, non mancano episodi più macabri come quello di Agnieszka, 37enne deceduta a gennaio di due anni fa dopo aver portato in grembo il feto morto di uno dei suoi gemelli per diversi giorni in un ospedale di Czestochowa, uno dei più importanti centri di culto cattolico del Paese sulla Vistola.

A rischiare sanzioni penali in Polonia non è solo il personale medico-sanitario ma chiunque aiuti una donna a interrompere volontariamente la gravidanza: partner, parente o soggetti terzi, la musica non cambia. L’attivista Justyna Wydrzynska dell’Abortion Dream Team (Adt) è finita recentemente in aula per aver favorito l’aborto procurando delle pillole abortive a una donna che era stata denunciata poi dal marito...

Nessun commento: