Si è tenuta oggi (ieri) l'udienza per il ricorso contro l'appalto "The
Workers" al Salumificio Beretta di Trezzo. L’udienza è stata
interlocutoria, i testi ascoltati non decisivi, il ricorso si aggiorna
al 5 di ottobre.
Le operaie dell’appalto Beretta
di Trezzo in sciopero e in presidio al tribunale di Milano, hanno portato avanti una
giornata di mobilitazione per denunciare come, il cambio appalto del
2022 al Salumificio - operazione di immagine per scaricare tutte le irregolarità e violazioni sulla
cooperativa precedente ed uscirne con la faccia pulita, buona per i
cartelloni pubblicitari del ‘Viva la mamma’ - in fabbrica abbia lasciato
tutto come prima!
Mpm, la nuova appaltatrice, è solo intermediazione di
manodopera, il potere direttivo resta saldamente nelle mani di Beretta,
l’appalto è lavoro senza diritti, senza garanzie, per tenere sotto
ricatto le operaie, e continua il lavoro povero con lo schifoso
CCNL Multiservizi, pagato 400 euro in meno delle dipendenti Beretta
inquadrate con il CCNL Alimentari benchè facciano la stessa mansione nello stesso
reparto! Un vero e proprio apartheid salariale dentro la Beretta spa,
all’ombra dei sindacati confederali e degli enti di controllo.
Da
qui le rivendicazioni "basta appalti, basta Multiservizi, con
l’assunzione diretta Beretta, l’inquadramento unico con il CCNL
Alimentari per tutte le operaie della fabbrica", lanciate in questa che
sarà una campagna prolungata, per unire le operaie, le lotte, e contro
la repressione.
Una
mobilitazione quella di oggi nel segno delle piena piena solidarietà ai
lavoratori di Mondo Convenienza, che a Firenze, Roma, Bologna,
organizzati dal Si.Cobas, scioperano e resistono alla repressione delle
forze dell’ordine, delle squadre di picchiatori organizzate dalla
cooperativa. Perchè la repressione non spegne, ma alimenta le lotte!
E
lottano contro una paga da fame, turni di 12/14 ore, straordinari non
pagati, ritmi insostenibili di lavoro, con pericolo per la salute e la
sicurezza, lottano contro gli appalti e il CCNL Multiservizi.
Gli
appalti sono un vero e proprio sistema di moderno caporalato, retto dai
contratti e dagli accordi di Cgil Cisl Uil, e da norme che il fascista
governo Meloni ha ulteriormente liberalizzato ‘per lasciare mano libera
ai padroni di sfruttare e fare profitti’.
Un
sistema che chiede, come hanno scritto i lavoratori Slai cobas sc del magazzino MD di
Cortenuova, della coop Saga, in lotta per i diritti, il salario, contro
il sistema dei padroni, 'l’unità di tutti i magazzini’.
I Lavoratori
MD, sono al fianco delle operaie Beretta, che denunciano e si
ribellano alle repressione antisindacale della committente che non vuole
riconoscere lo Slai Cobas sc; "i lavoratori hanno scelto lo Slai Cobas, MD
non può dirci quali sindacato prendere" dicono i lavoratori.
Al presidio stamattina hanno
partecipato anche lavoratori del Si.Cobas e Cub, organizzazioni presenti
nel magazzino MD.
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