Si conclude con il rinvio a giudizio di 23 persone l'udienza
preliminare nei confronti di 56 tra lavoratrici ed ex lavoratrici della
cooperativa Mr.Job e vari 'solidali' che parteciparono con loro agli
scioperi del 12 e 13 giugno 2014 davanti al magazzino della cooperativa,
che lavorava in appalto per Yoox, all'Interporto di Bologna.
Il pm Antonello Gustapane aveva chiesto il processo solo per 10 di
loro, considerati i promotori dell'iniziativa, ma il gup Rossella
Materia ha invece deciso che saranno in 23 ad essere processati, a
partire dall'11 dicembre, per violenza privata e, in sei casi, anche per
resistenza aggravata in concorso. Altre 32 posizioni sono state
archiviate, e un'altra è stata stralciata perche' la persona in
questione è irreperibile e il procedimento nei suoi confronti è stato
sospeso.
Sciopero e blocchi all'Interporto, lavoratrici Mr.Job-Yoox in tribunale
La protesta delle lavoratrici, sostenute dal sindacato Si-Cobas, era
scattata, come aveva spiegato una di loro lo scorso 7 marzo (data in cui
doveva tenersi l'udienza preliminare, poi rinviata perché alcuni atti
non erano stati notificati correttamente) fuori dal Tribunale, per
"denunciare le pessime condizioni di lavoro" all'interno della Mr.Job.
Le stesse lavoratrici, aveva aggiunto in quell'occasione l'avvocato
Marina Prosperi, protestarono, uscendo dal lavoro e bloccando i camion
con le merci all'Interporto, anche per denunciare le vessazioni a
cui "erano state sottoposte dal 2011 al 2014 da parte di un
responsabile dell'azienda, ad ora condannato in primo grado, nel gennaio
2017, a un anno e sei mesi per violenza privata.
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