A 9 giorni dalla sua scomparsa, sabato 14 luglio il corpo di Meryem Fereci, una giovane studentessa curda, è stato ritrovato a Teheran orrendamente torturato e bruciato. Meryem
 Fereci era stata recentemente 
condannata a tre anni di prigione per aver partecipato alle proteste che hanno attraversato l'Iran tra la
 fine del 2017 e l'inizio del 2018, contro la crisi economica, le élite al potere, la corruzione delle autorità del paese.
La sua condanna era stata convertita 
in libertà vigilata con l'obbligo di presentarsi quotidianamente alla 
stazione di polizia per firmare.
Ma da quella stazione di polizia Meryem non è più tornata viva. Di quelle proteste e della repressione che ne è seguita, già non si parla più: desaparecidas, proprio come Meryem
 Fereci, in quei 9 giorni di buio e tortura.

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