Giovedì 26 luglio andrà in discussione al consiglio comunale di Verona un attacco alla legge 194.
Aderiamo all’appello di Non Una di Meno Verona e facciamo sentire la nostra voce libera laica e autodeterminata!
Appello
La 194 non si tocca!
Nel
 quarantesimo anniversario della legge 194, che ha sancito la 
possibilità per le donne di abortire in modo sicuro, libero e gratuito, 
stanno per essere discusse in Consiglio comunale due mozioni che 
preoccupano quella larga parte della cittadinanza che ha a cuore il 
diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne. Si tratta della 
mozione n. 434 proposta da Alberto Zelger (Lega Nord) e firmata anche 
dal sindaco Federico Sboarina (Battiti) – volta a dare ampio spazio ad 
associazioni cattoliche tese a contrastare l’aborto libero e gratuito – e
 la n. 441 collegata alla precedente mozione e proposta da Anna Grassi, 
sempre Lega Nord – volta ad avviare un programma di “sepoltura dei 
bambini mai nati”, anche senza il consenso della donna coinvolta.
Siamo
 preoccupate/i per il fatto che il comune di Verona intenda confermare 
la deriva integralista che da decenni contraddistingue la sua politica 
in materia di diritti civili e riproduttivi attraverso delle mozioni 
antistoriche volte a svuotare sempre più nei fatti la legge 194 e 
conseguentemente a privare le donne dei loro fondamentali diritti alla 
salute e all’autodeterminazione. Denunciamo inoltre che l’approvazione 
di suddette mozioni avrebbe come scopo specifico quello di foraggiare 
associazioni cattoliche che hanno il chiaro intento di delegittimare la 
legge che garantisce l’interruzione volontaria di gravidanza.
Questo
 ultimo atto che si sta svolgendo nel Comune di Verona si inserisce 
pienamente nel solco della mozione n. 334 approvata il 4 luglio dal 
Consiglio regionale del Veneto che conferma il suo appoggio agli attori 
sociali che operano in difesa della famiglia naturale e alle politiche 
di sostegno alla natalità. Siamo consapevoli che l'alleanza delle destre
 e dei settori integralisti cattolici sta lavorando ad attaccare a tutto
 campo tutte quelle soggettività che non aderiscono all’antica retorica 
della semplificazione di ogni scelta autodeterminata a un unico canone, 
quello dell' eteronormatività obbligatoria e della maternità come scelta
 obbligata. Un già visto che che ci riporta al 1995 quando per difendere
 la 'famiglia naturale' dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 
1994 che chiedeva agli stati membri il riconoscimento di pari diritti 
alle persone lgbtqia, il consiglio comunale votò le famigerate mozioni 
omo-bi- transfobiche e indicò inoltre i soggetti degni di riscuotere 
finanziamenti venne istituita la consulta per la famiglia alla quale 
parteciparono - e tuttora operano- realtà integraliste .
Saremo
 presenti in consiglio comunale, in difesa degli inalienabili diritti di
 autodeterminazione e riconoscimento per donne, gay, lesbiche e persone 
trans, per monitorare e denunciare ogni scelta oscurantista affinché 
l'istituzione pubblica e laica non diventi ostaggio di pericolose derive
 confessionali .
La prima e l'ultima parola spetta alle donne!
- Due campagne -
DUE CAMPAGNE IN VISTA DELLE MOZIONI PRESENTATE A VERONA CONTRO LA 
LIBERTÀ DELLE DONNE. DUE MINUTI PER LEGGERE, DUE MINUTI PER ADERIRE. 
 Nel quarantesimo anniversario della legge 194 giovedì 26 luglio il 
Consiglio comunale di Verona, città in cui fino a qualche settimana fa 
era vicesindaco l’attuale ministro della Famiglia Lorenzo 
Fontana,discuterà due mozioni entrambe proposte dalla Lega Nord contro 
la libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne. La n. 434 
intende dare ampio spazio e 
finanziamenti alle associazioni cattoliche che hanno come obiettivo 
quello di contrastare l’aborto libero e gratuito. Vuole poi proclamare 
ufficialmente Verona “città a favore della vita”. La mozione n. 441 
vuole sistematizzare la “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il
 consenso della donna coinvolta.
 Su proposta di NUDM Verona a livello nazionale abbiamo deciso di 
intervenire con due campagne di sostegno alla nostra autodeterminazione:
 
- sui social con l’hashtag #194nonunpassoindietro nella giornata di giovedì 26 concentrandoci tra le 16 e le 18 quando se ne discuterà in consiglio comunale
- con un mailbombing da ora inviando sia personalmente che come movimenti e collettivi al sindaco e al consiglio comunale il testo qui sotto. Intasiamo le caselle di posta, e diffondiamo a nostra volta ai nostri contatti.
INDIRIZZI A CUI INVIARE LA MAIL:
sindacovr@comune.verona.it
consiglio@comune.verona.it
presidente.consiglio@comune.verona.it
OGGETTO DELLA MAIL:
La 194 non si tocca!
TESTO DELLA MAIL:
al Sindaco di Verona Federico Sboarina
al Presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio
e a tutte/i le/i consigliere/i
In quanto cittadina/o preoccupata/o per la deriva integralista che si sta imponendo in modo sempre più evidente a Verona, chiedo che il consiglio comunale non approvi le mozioni 434 e 441 che intendono ostacolare l’applicazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e l’autodeterminazione delle donne.
La prima e l'ultima parola spetta alle donne, nessun passo indietro sulla 194!
#194nonunpassoindietro
Firma del collettivo o della persona
- sui social con l’hashtag #194nonunpassoindietro nella giornata di giovedì 26 concentrandoci tra le 16 e le 18 quando se ne discuterà in consiglio comunale
- con un mailbombing da ora inviando sia personalmente che come movimenti e collettivi al sindaco e al consiglio comunale il testo qui sotto. Intasiamo le caselle di posta, e diffondiamo a nostra volta ai nostri contatti.
INDIRIZZI A CUI INVIARE LA MAIL:
sindacovr@comune.verona.it
consiglio@comune.verona.it
presidente.consiglio@comune.verona.it
OGGETTO DELLA MAIL:
La 194 non si tocca!
TESTO DELLA MAIL:
al Sindaco di Verona Federico Sboarina
al Presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio
e a tutte/i le/i consigliere/i
In quanto cittadina/o preoccupata/o per la deriva integralista che si sta imponendo in modo sempre più evidente a Verona, chiedo che il consiglio comunale non approvi le mozioni 434 e 441 che intendono ostacolare l’applicazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e l’autodeterminazione delle donne.
La prima e l'ultima parola spetta alle donne, nessun passo indietro sulla 194!
#194nonunpassoindietro
Firma del collettivo o della persona

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