Bari: Agguato poliziesco contro le attiviste di Non una di meno.
"L’otto marzo
eravamo in piazza a Bari al fianco di compagne e attiviste di Non una
di Meno – Bari e alle centinaia di donne che hanno manifestato per le
strade della città contro lo sfruttamento dei lavori imposti, gratuiti,
non pagati e sottopagati, contro il patriarcato e la violenza maschile
...Durante il
corteo tantissimi interventi tra i quali si è alzata forte la voce
solidale nei confronti delle popolazioni di Afrin così come nei
confronti di Lavinia, Maya e di tutte le donne che subiscono la
repressione poliziesca o come troppo spesso accade, donne vittime della
violenza omicida di uomini appartenenti alle forze dell’ordine come i
recenti casi di cronaca hanno purtroppo confermato...
Terminato il
corteo ed andati via praticamente tutti e tutte, di fatto gli ultimi a
lasciare la piazza, ci mettiamo alla guida verso altri lidi quando dopo
alcuni isolati notiamo due macchine della Digos ferme in mezzo alla
strada e scorgendo la testa vediamo 6 compagne e altrettanti uomini
della Digos sul marciapiede. Lasciamo la macchina e scendiamo in strada
anche noi.
Una
identificazione delle compagne a corteo terminato, le solite minacce ed
un atteggiamento aggressivo ed ingiustificato ai nostri occhi ma del
tutto sensato e coerente con le direttive del ministero degli interni
ovvero stroncare sul nascere qualsiasi forma di alterità nei confronti
dello stato e delle sue istituzioni. L’accensione di un fumogeno durante
il corteo è il pretesto di chi fa la voce grossa sapendo di far parte
di un sistema repressivo che ha come obiettivo gli attivisti ed
attiviste. A Bari è finita con l’identificazione delle compagne...
da nonsolomarange
Milano - La Cisl livida per la riuscita dello sciopero delle donne all'Atm
Più che le braccia incrociate poterono i comunicati stampa. Perché
all’origine del grande caos stradale di giovedì, c’è un sindacato,
l’Usb, che tra i circa 9.600 lavoratori dell’Atm può contare su un solo
iscritto. Eppure è bastato l’effetto annuncio dello sciopero proclamato
dall’Unione sindacale di base per mandare in tilt il traffico in città.
«Quelli dell’Usb non ci sono, né in Atm né in Trenord — commenta
lapidario Giovanni Abimelech, segretario della Fit, la sigla sindacale
dei trasporti che fa capo alla Cisl — non partecipano nemmeno ai tavoli
di trattativa...
Ma allora come è possibile che il solo annuncio di un sindacato così
poco rappresentativo sia sufficiente a generare il panico? «Quando si
tratta di proclamare astensioni dal lavoro si inseriscono sempre su
tematiche più ampie, per esempio la giornata della donna di giovedì —
spiega Danilo Margaritella, segretario generale della Uil di Milano e
della Lombardia - sarei favorevole all’introduzione di qualche forma di
filtro per iniziative prive di qualsiasi base rappresentativa...».
Nessun commento:
Posta un commento