Al mattino distribuzione
materiali e inchiesta presso il supermercato Oasi ed esposizione dello
striscione del mfpr presso il mercato di piazza d’armi.
La distribuzione del materiale è
proseguita nel primo pomeriggio al concentramento del corteo di NUDM L'Aquila presso la fontana
luminosa. Qui erano presenti anche alcune giovani del coordinamento donne
migranti, che per problemi linguistici, non mi è stato possibile intervistare
direttamente, ma ho lasciato il questionario e il materiale alla mediatrice culturale,
con la quale ci siamo scambiati i contatti. Mi ha detto che avrebbe tradotto
loro il contenuto del materiale e dell’inchiesta, impegnandosi a richiamarmi
quando avrebbero compilato il questionario. "Sappiamo che nel mondo le
donne vengono trattate come esseri umani di serie b. Come migranti subiamo due
volte questa condizione, siamo discriminate tra i discriminati" c’era
scritto sul volantino.
Presi contatti anche con una
maestra, con l’impegno di far girare e compilare il questionario con le sue
colleghe. Al corteo erano presenti circa 400 persone, in maggioranza donne
e studentesse. Sono state principalmente loro a vivacizzare, con la loro combattività, il corteo e ad
apprezzare il contenuto del cartello che ho portato in solidarietà con Lavinia
Flavia. Un cartello che una funzionaria della digos ha provato “gentilmente” a
farmi abbassare.
Ho respinto le provocazioni al mittente, dicendole che chi è fuori legge sono i
fascisti e chi li protegge.
Durante gli interventi a microfono aperto nel corso del corteo, è stata data lettura del volantino del MFPR-AQ, che ha ricevuto un fragoroso
applauso. Successivamente anche due giovani studentesse argentine e un loro
compagno, sono venuti da me a chiedermene copia, ringraziandomi per
l’intervento, che anche a loro era piaciuto tantissimo. Mi hanno chiesto
spiegazioni per quel cartello, volevano sapere chi è Lavinia Flavia e sono
rimasti basiti quando ho parlato loro della vicenda e della situazione politica
italiana, del fatto che questa “repubblica” non ha mai fatto i conti con il
fascismo (sul retro del volantino c’era uno stralcio del comunicato di
solidarietà a Lavinia delle lavoratrici della scuola dello Slai cobas s.c., che
non avevo letto al microfono, perché troppo lungo).
Numericamente meno partecipata dello scorso anno, la manifestazione è stata tuttavia più combattiva e soprattutto coraggiosa, se si pensa che da quando la città è governata sostanzialmente dai fascisti, questa è stata la prima manifestazione antifascista a L'Aquila: la prima risposta all'onda nera l'hanno data oggi le donne in sciopero!
MFPR-AQ
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