Un'altra strage di donne. Ventuno corpi
in fondo ad un gommone, tutte ragazze giovani, uccise dalle
ustioni provocate dal carburante fuoriuscito dalla tanica
dell'imbarcazione fatiscente mischiata ad acqua di mare. E' questo
il terribile spettacolo che si sono trovati davanti i soccorritori
a bordo della nave Acquarius di 'Medici senza frontiere',
impegnata in operazioni di soccorso nel Mediterraneo,che ha
recuperato 22 cadaveri dopo avere tratto in salvo 209 migranti al
largo delle coste libiche. Un solo uomo, 21 donne.
"Quando la nostra equipe si è avvicinata
al primo gommone, ha visto dei cadaveri che giacevano sul fondo
dell'imbarcazione in una pozza di carburante", ha detto Jens
Pagotto, capomissione di Msf per le operazioni di ricerca e
soccorso. "I sopravvissuti hanno passato diverse ore a bordo con i
cadaveri. Molti di loro sono troppo traumatizzati per riuscire a
raccontare quanto accaduto".
Info: Mfpr
Info: Mfpr
Nessun commento:
Posta un commento