L'organizzazione dei diritti umani denuncia gravi violazioni dei diritti umani in seguito alla repressione partita dopo il fallito colpo di Stato: “Servono osservatori internazionali”
Bruxelles - Nelle carceri turche, che si
riempiono ogni giorno degli oppositori di Recep Tayyip Erdoğan e
di presunti autori e fiancheggiatori del golpe, avvengono
pestaggi e torture, compresi stupri. Lo denuncia
Amnesty International che
afferma di aver raccolto “informazioni credibili” di queste
accuse e per questo chiede che osservatori indipendenti abbiano
immediato accesso a tutti i centri di detenzione, tra i quali
stazioni di polizia, centri sportivi e palazzi di giustizia. "Le
notizie di pestaggi e stupri sono estremamente allarmanti,
considerando soprattutto l'alto numero di arresti dell'ultima
settimana. I crudi dettagli di cui siamo in possesso sono solo
un esempio di quello che potrebbe star accadendo nei luoghi di
detenzione", ha dichiarato John Dalhuisen, direttore per
l'Europa di Amnesty International. “È assolutamente fondamentale
che le autorità turche fermino queste pratiche ripugnanti e
consentano agli osservatori internazionali di incontrare tutti i
detenuti", ha aggiunto Dalhuisen.
A seguito del fallito colpo di Stato, sono
state arrestate oltre 10mila persone, e i detenuti sono
trattenuti arbitrariamente anche in centri informali, non
possono incontrare avvocati né familiari e non sanno esattamente
di cosa siano accusati.
Amnesty International afferma di aver
parlato con avvocati, medici e una persona in servizio
all'interno di una struttura detentiva e da loro ha ricevuto
numerose denunce che dipingono un quadro estremamente allarmante
soprattutto nel centro sportivo della polizia di Ankara, nel
palazzetto dello sport Başkent e nelle stalle di un centro
ippico, sempre nella capitale. Secondo queste denunce, la
polizia costringe i detenuti a rimanere in posizioni che causano
dolore fisico, nega loro cibo acqua e cure mediche, li sottopone
a insulti e minacce e infligge loro pestaggi e torture, compresi
gli stupri e le aggressioni sessuali. Due avvocati di Ankara
hanno riferito ad Amnesty International che i loro clienti hanno
assistito allo stupro, con un manganello e con le dita, di un
militare di alto grado ad opera di agenti di polizia.
DIAMO LA MASSIMA DIFFUSIONE ALLA DENUNCIA
MFPR
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