L'organizzazione dei diritti umani denuncia gravi violazioni dei diritti umani in seguito alla repressione partita dopo il fallito colpo di Stato: “Servono osservatori internazionali”
A seguito del fallito colpo di Stato, sono
state arrestate oltre 10mila persone, e i detenuti sono
trattenuti arbitrariamente anche in centri informali, non
possono incontrare avvocati né familiari e non sanno esattamente
di cosa siano accusati.
Amnesty International afferma di aver
parlato con avvocati, medici e una persona in servizio
all'interno di una struttura detentiva e da loro ha ricevuto
numerose denunce che dipingono un quadro estremamente allarmante
soprattutto nel centro sportivo della polizia di Ankara, nel
palazzetto dello sport Başkent e nelle stalle di un centro
ippico, sempre nella capitale. Secondo queste denunce, la
polizia costringe i detenuti a rimanere in posizioni che causano
dolore fisico, nega loro cibo acqua e cure mediche, li sottopone
a insulti e minacce e infligge loro pestaggi e torture, compresi
gli stupri e le aggressioni sessuali. Due avvocati di Ankara
hanno riferito ad Amnesty International che i loro clienti hanno
assistito allo stupro, con un manganello e con le dita, di un
militare di alto grado ad opera di agenti di polizia.
DIAMO LA MASSIMA DIFFUSIONE ALLA DENUNCIA
MFPR
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