A manifestare sotto la Sala Rossa dove oggi si riunisce il primo consiglio comunale dell'era Appendino ci saranno i No Tav, gli stessi che si sono riuniti in piazza il giorno dell’elezione della sindaca contraria alla grande opera.
Prima dell’appuntamento a Palazzo civico il corteo
sarà davanti al tribunale.
Più che una protesta è una delegazione inviata
rispettivamente dal capo della procura di Torino Armando Spataro e alla sindaca
per consegnare le prime 2000 firme raccolte dal comitato "Mamme in Piazza per la
Libertà di dissenso", a sostegno dei 28 ragazzi e ragazze che - si legge nella
petizione - “da molti mesi sono stati sottoposti a misure cautelari preventive
molto dure”. E poi scrivono le mamme: “A questi ragazzi e a queste ragazze viene
negato il diritto a studiare, il diritto a lavorare, il diritto a vivere una
vita dignitosa insieme alle persone che amano, il diritto alla libertà
personale: e tutto questo senza essere ancora stati sottoposti a giudizio.
Puniti duramente, a dispetto della presunzione di innocenza, per intimorire loro
e tutti quelli che potrebbero pensarla come loro. Puniti duramente per aver
praticato il diritto a dissentire”. E ancora: “Come genitori, amici, cittadini
ci chiediamo se non si sia creato, nella città di Torino, un corto circuito
pericoloso volto, di fatto, a limitare libertà fondamentali dei
cittadini”.
Tra i genitori firmatari c’è anche il nome di Heidi Giuliani, mamma di Carlo, morto a Genova nel 2001 e quello di Eddi la giovane studentessa di 25 anni irreperibile dal 21 giugno, quando la polizia ha cercato di notificarle la misura cautelare degli arresti domiciliari in seguito agli scontri al cantiere Tav di Chiomonte, il 28 giugno 2015. Il comitato consegnerà le firme raccolte con la petizione on line su change.org ad Armando Spataro alle 10 e in consiglio comunale alle 14.45.
Tra i genitori firmatari c’è anche il nome di Heidi Giuliani, mamma di Carlo, morto a Genova nel 2001 e quello di Eddi la giovane studentessa di 25 anni irreperibile dal 21 giugno, quando la polizia ha cercato di notificarle la misura cautelare degli arresti domiciliari in seguito agli scontri al cantiere Tav di Chiomonte, il 28 giugno 2015. Il comitato consegnerà le firme raccolte con la petizione on line su change.org ad Armando Spataro alle 10 e in consiglio comunale alle 14.45.
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