19/06/15

19 giugno contro la repressione - Volantino delle Lavoratrici ed ex puliziere SLAI Cobas s.c. Policlinico Palermo

IL 19 GIUGNO SCENDIAMO IN PIAZZA
 CONTRO IL MODERNO FASCISMO, LO STATO DI POLIZIA
E LA REPRESSIONE DELLE LOTTE SOCIALI

Nella giornata internazionale del prigioniero politico rivoluzionario nelle carceri dell’imperialismo, compreso quello italiano, anche una delegazione di lavoratrici ed ex puliziere/pulizieri del Policlinico in lotta per il lavoro, aderenti allo SLAI Cobas s.c., scenderà in piazza per dire BASTA alla repressione delle lotte sociali, alle multe, ai fogli di via, agli obbli­ghi di firma, alle dif­fide, ai processi, alla criminalizzazione, agli  arre­sti delle avanguardie di lotta, alle torture!

Ma anche per dire basta al fascismo padronale e aziendale, alla repressione, con trasferimenti forzati, ricatti, provvedimenti disciplinari,sospensioni,  controlli diretti e  persecuzione dei lavoratori, dalle fabbriche al pubblico impiego.

In questi anni e soprattutto in questi ultimi tempi, anche le compagne/compagni, le avanguardie di lotta e i lavoratori, i precari, i disoccupati, dello SLAI Cobas s.c., da Bergamo a Milano, da Taranto a Palermo, hanno potuto constatare sulla propria pelle l’avanzata del moderno fascismo e dello stato di polizia.

A Palermo, dal coordinatore provinciale SLAI Cobas s.c., a cui alcuni mesi fa era stato dato il foglio di via da Niscemi, per essersi opposto  al MUOS ed avere partecipato alle manifestazioni di Niscemi  (  indagato inoltre, alcuni anni fa, addirittura con l’accusa di terrorismo),  alla coordinatrice  delle coop. sociali in lotta e del Mfpr, a cui vengono appioppate multe su multe per blocco stradale e, di recente, anche una condanna penale,  commutata in ammenda, per avere organizzato un sit- in di protesta, al grido “se toccano una toccano tutte”, davanti la direzione generale del Policlinico contro la repressione ed il maschilismo, da parte dei vertici aziendali, verso la lavoratrice e dirigente dello SLAI Cobas s.c. Policlinico.

Ma anche quest’ultima di certo  non scherza… infatti, in due anni, si è beccata ben 5 provvedimenti disciplinari, di cui due aventi richiesta di licenziamento da parte dell’azienda ( 2 provvedimenti con  sospensione dello stipendio, e tre giustamente archiviati), per avere contrastato a 360 gradi la scellerata e dittatoriale politica dell’amministrazione del Policlinico, che colpisce pesantemente lavoratrici e lavoratori.
A questo si aggiungono due denunce penali da parte di due sindacati concertativi dell’azienda (Fials, vinta però dalla compagna SLAI Cobas s.c.;  e snals, ancora in corso), per diffamazione a mezzo stampa, più 4 denunce penali con l’accusa di adunata sediziosa ,scontri con le forze dell’ordine,  e l’ultima, in ordine di tempo, quella relativa al sit-in tenuto al Policlinico, in cui è coimputata la coordinatrice di cui sopra.

Ma come abbiamo più volte ribadito, la repressione, che avanza doppiamente contro le donne, ma che lungi dal fermarne  la lotta, alimenta la ribellione! E soprattutto per le donne  è una ragione in più per scatenarne la furia rivoluzionaria per spazzare via questo marcio e disumano sistema e la sua classe dominate che usa l’apparato statale per mantenere il proprio potere e la propria ricchezza, per controllare, reprimere e schiacciare la classe operaia, i lavoratori, i disoccupati, i giovani, le donne,  le masse popolari, e ancor più le avanguardie politiche e rivoluzionarie.

SE LOTTARE PER IL LAVORO, I DIRITTI, LA DIGNITA’ UMANA E UN MONDO MIGLIORE,
VUOL DIRE ESSERE CRIMINALI, ALLORA VOGLIAMO ESSERE TUTTE/TUTTI CRIMINALI!

Ma i veri criminali sono lo stato, i governi della borghesia, le istituzioni, i padroni, che con la complicità dei sindacati di regime, devastano ogni giorno di più la vita dei proletari e delle masse popolari, negando loro anche i più elementari e fondamentali diritti, quali il lavoro, il reddito, la casa, la pensione, i servizi, la scuola, la sanità, la libertà sindacale ecc. .
Contro questa guerra scatenata contro le classe più povere e maggiormente contro le donne/proletarie, è urgente non solo rafforzare e sviluppare la lotta, ma anche organizzarsi ed attrezzarsi al livello di massa, sia localmente che nazionalmente.

In tal senso, le lavoratrici e le ex puliziere SLAI Cobas s.c. del Policlinico fanno appello soprattutto alle donne.
               18.06.2015
Lavoratrici ed ex puliziere SLAI Cobas s.c. –Policlinico Palermo.           

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