(dalla stampa borghese) PADOVA. Lei, Joi, ventenne nigeriana, dice
di essere stata picchiata da due controllori sul bus. Loro, due
dipendenti BusItalia di 45 e 57 anni, sostengono di essere stati
aggrediti per l’ennesima volta da una passeggera violenta.
Ma Joy è una compagna combattiva e darà battaglia. E noi saremo al suo fianco, contro il marciume leghista e fascista, contro la tripla oppressione che questo sistema sociale riserva alle donne immigrate.
Di seguito pubblichiamo la testimonianza di un militante di Rifondazione Comunista di Padova e il video di denuncia di Joy
***
Sono uscito poco fa
dal pronto soccorso di padova dove la nostra compagna joi aspettava la
visita dei medici. Aveva un taglio su un labbro, muoveva con difficoltà
il collo ed era particolarmente agitata. Mezz’ora prima
mi aveva chiamato dicendomi che era stata aggredita in un autobus da un
controllore. Joi era in possesso di un regolare biglietto giornaliero
delle lineee urbane di padova. Dopo essere stata licenziata per chiusura
della fabbrica dove lavorava si guadagna da vivere e mantiene la figlia
di poco più di un anno sistemando all’africana i capelli delle donne
che la chiamano. Nello stesso autobus i controllori avevano trovato un
ragazzo di colore senza biglietto e questo aveva aumentato la già nota
aggressività di alcuni controllori nei confronti dei migranti. Mi ha
detto che dopo aver chiesta la restituzione del biglietto regolare che
aveva presentato e che non le era stato riconsegnato, alle sue proteste,
è scattata l’aggressione.
E’ questo il clima che si vive nella città di padova. Un clima generato dalla campagna di odio, dal razzismo diffuso a piene mani da chi governa questa città. Non sono fatti nuovi, l’unica domanda che ci resta da farci è se qualcuno si chiede fino a quanto può durare.
E’ questo il clima che si vive nella città di padova. Un clima generato dalla campagna di odio, dal razzismo diffuso a piene mani da chi governa questa città. Non sono fatti nuovi, l’unica domanda che ci resta da farci è se qualcuno si chiede fino a quanto può durare.
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