06/10/14

A Taranto una assessora al lavoro contro le donne che cercano il lavoro

Il 2 Ottobre 2014 un gruppo di donne disoccupate dello slai cobas ha ottenuto un incontro con il nuovo assessore al lavoro e ai servizi sociali, Semeraro.
 Le sono state sottoposte alcune richieste riguardanti le condizioni di disoccupazione e di discriminazione delle donne che cercano lavoro.
Le richieste delle disoccupate sono state precise: corsi di formazione retribuiti finalizzati al lavoro per chi ha una bassa scolarizzazione.
La questione immmigrati che a Taranto sta assumendo proporzioni di emergenza va affrontata non con il solo volontariato non sempre disponibile o oggetto di speculazioni di associazioni equivoche e di assegnazioni clientelari, ma deve esseree gestita dal comune facendo lavorare le disoccupate in maniera dignitosa, unendo formazione e lavoro socialmente utile.
La questione, in attesa del lavoro, di un salario minimo garantito, tenuto conto che tante donne, ragazze a Taranto sono da sole, con figli. 

Purtroppo le risposte del neo assessore al lavoro non sono state all'altezza nè del suo ruolo e nè del suo genere.
L'unica prospettiva che ha dato per uno straccio di lavoro, è quello per 6 mesi nel servizio civico, per cui tra breve dovrebbero uscire i bandi,

A parte questo, questa assessora benchè donna ha dimostrato che è lontana mille miglia dalla realtà delle donne disoccupate e lavoratrici di Taranto e fa affermazioni false e indegne.
La Semeraro ha ribadito che "le donne sono già molto tutelate dallo Stato" (ma le statistiche le legge?). Le donne sono ricattate, molestate, vengono fatte firmare dimissioni in bianco nell'ipotesi che rimangano incinta. l'occupazione femminile al sud è la metà di quella maschile due donne su tre non lavorano o sono soggette a tantissime forme di lavoro a nero, fatto di super sfruttamento e sottosalario, perchè in questa città ma non solo, le donne quando lavorano lavorano di più ma con salari da fame - per esempio a Taranto le lavoratrici delle pulizie degli asili che lavorano con appena 200/250 euro al mese. Ma la Semeraro non lo sa! Eppure è un appalto dato dal suo Comune!
E'questo è solo la punta dell'iceberg.
 Per la questione salario minimo garantito, poi, la sua anacronistica risposta è stata che il mero assistenzialismo sarebbe un deterrente a cercare lavoro (ma non è al corrente che negli altri paesi esiste da tempo?).

La prossima volta andremo da questa assessora - che non si capisce come ha avuto l'incarico - in tante, e come dicono le disoccupate, anche con i nostri figli. Porteremo le nostre bollette che non riusciamo a pagare, porteremo le nostre misere buste paga... e altro... 

Per le Disoccupate Organizzate
 Fiorella Masci - Slai cobas per il sindacato di classe. - per info tel. 3339199075

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