03/11/11

BARLETTA, UN MESE DALLA STRAGE... per non dimenticare Giovanna, Matilde, Antonella, Tina, Maria

Oggi è un mese dalla strage delle operaie di Barletta.
Il Comitato "Verità è Giustizia" da appuntamento a tutti i barlettani in piazza "Aldo Moro" alle ore 20.30 per "un momento di riflessione aperto a tutta la cittadinanza. "Risvegliamo il nostro orgoglio di solidarietà barlettana", scrivono i promotori dell'iniziativa.
Noi lavoratrici e disoccupate di Taranto, che siamo state a Barletta nel giorno del funerale, oggi nelle iniziative di lotta per il lavoro che ci saranno a Taranto, al mattino delle disoccupate e disoccupati e nel pomeriggio delle lavoratrici delle pulizie, dedicheremo una parte della mobilitazione per ricordare Giovanna, Matilde, Antonella, Tina, Maria, ma soprattutto per discutere una proposta di mobilitazione regionale delle donne lavoratrici, precarie disoccupate contro il lavoro nero, la negazione di un lavoro dignitoso e sicuro; non accettiamo, non ci vogliamo rassegnare al fatto che soprattutto per le donne, l'unica possibilità di lavoro è quello a sottosalario, a rischio della vita.

Perchè la morte delle operaie di Barletta non è un disastro, ma un assassinio! Noi pensiamo che insieme alla speculazione edilizia e affaristica, quelle morti sia soprattutto frutto del lavoro nero, che vuol dire taglio dei costi del lavoro, del salario come dei costi per la sicurezza. Se le operaie non fossero state in quelle condizioni, non si sarebbero neanche trovate in quel sottoscala a lavorare in locali con le crepe nei muri, senza via d'uscita a norma, ecc., per il taglio sui costi di una piccola azienda ma soprattutto per i profitti delle 'Grandi marche' che incassano “oro” dal “fango”, e, come a Barletta, anche dal sangue delle operaie.
Chi continua a negare il rischio mortale del lavoro nero, intrecciato con la speculazione affaristica dei padroni edili e la mancanza di controlli di Ispettorato, Asl, ecc., il menefreghismo, o connivenza delle Istituzioni, di fatto, come sta facendo il sindaco di Barletta, lo vuole giustificare, normalizzare, renderlo ordinario e scontato, accettabile come unica prospettiva soprattutto al sud, soprattutto per le donne. Ma così non può e non deve essere!

Di fronte alla morte di Giovanna, Matilde, Antonella, Tina, Maria, perchè la loro vita non sia dimenticata, perchè serva ad evitare altre stragi, proponiamo di costruire insieme uno “SCIOPERO DELLE DONNE LAVORATRICI”, per dire Basta!, per sentirci forti, per non accettare questa vita!

Lavoratrici, disoccupate
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
via Rintone, 2
cobasta@libero.it - 3475301704

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