20/11/11

giù le mani da Mimma e dalla lotta delle lavoratrici/tori al Policlinico di Palermo

Forte solidarietà a Mimma, lottare sempre lottare fino alla fine senza paura ,con rabbia e con ogni mezzo.
lavoratrice ditte di pulizia di Taranto

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Chi lotta per e con i lavoratori non è mai solo. Le lavoratrici e i
lavoratori del Cobas per il sindacato di classe dell’Istituto Tumori
Milano saranno al fianco di Mimma Sciortino contro gli attacchi
repressivi. La nostra solidarietà sarà una ragione in più nelle
prossime mobilitazioni. Se toccano uno toccano tutti.
Slai COBAS per il sindacato di classe, “Fondazione INT” Milano

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GRANDE SOLIDARIETA' A MIMMA DAI LAVORATORI IN LOTTA DEL PASCALE DI NAPOLI.
Nel nostro istituto, purtroppo, i dirigenti per smantellare i servizi hanno avuto una bella mano dai Sindacati confederali.
Nel reparto di Radioterapia, un rappresentante RSU della CGIL, per suoi intererssi personali, (avanzamento di carriera) sta aiutando il direttore a smantellare tutto il reparto.
Poco importa se questo ha significato per molte donne non ricevere più la cura, per alcuni lavoratori la mobilità interna forzata e per altri l'allungamento dei giorni lavorativi da 5 a 6 settimanali.
Questa è la CGIL con i suoi giovani rampolli all'attacco dei lavoratori.
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Solidarietà , qusta volta hanno proprio esagerato!

Layla Bologna

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Grande solidarietà, ancora repressione....................

precarie scuola palermo

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non saranno i provvedimenti repressivi a fermare la lotta di Mimma e delle lavoratrici/ lavoratori del Policlinico organizzati con lo Slai Cobas per il sindacato di classe. Siamo unite nella lotta, doppiamente, contro tutti gli attacchi alle nostre condizioni di lavoro e di vita.


Precarie Coop Sociali

organizzate nello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo

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Una lavoratrice dello Slai cobas per il sindacato di classe di Palermo, dirigente del cobas al Policlinico, è stata vigliaccamente sospesa, nel vano tentativo di fermare la lotta e lasua forte voce.

GIU' LE MANI DA MIMMA SCIORTINO!

A Mimma Sciortino


Le lavoratrici, disoccupate dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto mandano la loro forte solidarietà e il loro collettivo abbraccio a Mimma.

I dirigenti del Policlino, così come di altre realtà lavorative, appena si sentono "minacciati" da denunce e dalle iniziative di lotta che richiedono diritti elementari, subito cercano di rispondere con la repressione, cercando inutilmente di mettere a tacere le voci più coscienti e combattive.
Ma come a Taranto ogni tentativo di fermare la lotta e reprimere le lavoratrici,disoccupate non fa che alimentare la rabbia e la ribellione, così siamo sicure che accade a Palermo, conoscendo bene la vostra determinazione.

Lotteremo anche da qui, perchè la sospensione rientri immediatamente.
Siamo al tuo fianco, come lavoratrici, disoccupate e come donne, che siamo due volte più arrabbiate e ribelli.

Le lavoratrici e disoccupate di Taranto

Mandatele messaggi di solidarietà, entro martedì prossimo, giorno in cui a Palermo faranno un assemblea con tutti i lavoratori e potranno leggere i vostri messaggi

Margherita


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Comunicato stampa 17/11/2011 Palermo


Il direttore generale del Policlinico si accanisce contro il COBAS per la denuncia e la lotta portata avanti dalle lavoratrici/lavoratori

E il 10 novembre scorso, spalleggiato dai vertici dell’ateneo e dai sindacati collaborazionisti, presenti anche nella commissione disciplinare, ha irrogato alla dirigente del COBAS, per non essersi piegata al suo diktat, al trasferimento punitivo, una sanzione che prevede la sospensione per un mese dal servizio senza retribuzione.

INAUDITO!

Mai, prima d’ora, al Policlinico e forse in nessun altro ospedale, era stato preso un simile grave e odioso provvedimento per non aver ottemperato ad un trasferimento.

Si vede che la continua opposizione, lotta, denuncia, e soprattutto il recente incontro col viceprefetto - al quale è stato presentato un esposto contro l’annoso disconoscimento dei diritti contrattuali e la politica devastante dell’attuale amministrazione aziendale - hanno fatto “saltare i nervi” al manager.

Ma se l’Ing. La Rocca e i “suoi sindacati” ( così li ha definiti in diverse occasioni) pensano di poter intimidire e fermare il COBAS, si sbagliano alla grande!

La repressione alimenta la ribellione!

E’ una questione di giustizia, di diritti, di libertà, di dignità!

Forse questi “egregi signori”, distanti anni luce da questi sani e inalienabili principi, pensavano che colpire e cercare di zittire una lavoratrice, una donna, fosse ancora più facile, dimenticando, però, che la forza poderosa e la furia rivoluzionaria delle donne che prendono coscienza di classe è inarrestabile.

Da troppo tempo le lavoratrici e i lavoratori subiscono lo scippo dei propri diritti, la mortificazione della dignità professionale ed umana, ed i malati sono costretti a sciropparsi una qualità dell’assistenza degna del quarto mondo.

Ribadiamo che non si può rimanere indifferenti ed immobili di fronte a tale scempio!

Essere attaccati perché si difendono concretamente e fino in fondo gli interessi dei lavoratori è un GRANDE ONORE, mentre è un GRANDE DISONORE essere additati e maledetti da quest’ultimi per averli traditi, per averne svenduto e barattato l’insieme dei diritti, così come usano fare oramai da decenni cgil cisl uil snals cisapuni cisal.

Ovviamente lo SLAI COBAS impugnerà il predetto illegittimo provvedimento davanti al giudice del lavoro. Il direttore generale dovrà rispondere di attività antisindacale, di mobbing e lesioni della salute. In tal senso si stanno anche raccogliendo le testimonianze dei lavoratori.

Ma dovrà rispondere anche dell’infima qualità dell’assistenza e dell’abbandono e sfascio del Policlinico contro il quale saranno interessate tutte le sedi competenti.

Lo SLAI COBAS provinciale sta inoltre preparando tutta una serie di iniziative pubbliche e di piazza, perché

i diritti dei lavoratori e la salute dei malati non sono un optional al servizio del profitto aziendale, ma diritti umani inviolabili sanciti dalla Costituzione!

Il coordinamento nazionale dello SLAI COBAS per il sindacato di classe, che ha immediatamente espresso la piena solidarietà alla lavoratrice in questione, annuncia che, qualora la predetta sanzione non rientrasse, sarà attivata una mobilitazione nazionale.

La repressione non ci fa paura, la nostra lotta sarà sempre più dura!

Le lavoratrici e i lavoratori SLAI COBAS per il sindacato di classe – Policlinico



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